UJ 1978, come eravamo. Lo racconta ’Lagonudo’

Castiglione, aperta la mostra che ricorda il mitico concerto di 45 anni fa in riva al Trasimeno. Ottomila giovani sconvolsero per giorni la vita del paese.

Arriva "Lagonudo", una mostra fotografica che ripercorre e racconta quanto avvenne in occasione del concerto a Castiglione del Lago di Umbria Jazz 1978 e che sarà visitabile fino al 3 dicembre a Palazzo della Corgna. Inaugurata ieri pomeriggio a Palazzo della Corgna sarà una occasione imperdibile per tanti castiglionesi che hanno vissuto quelle giornate estive inaspettate e sorprendenti con circa 8 mila giovani da tutta Italia che sconvolsero il quieto vivere di un paese ancora nemmeno troppo abituato al turismo e che quindi, a maggior ragione, non aveva mai visto un’invasione come quella avvenuta fra il 19 e 21 luglio 1978. L’idea di realizzare questa mostra è in breve spiegata da Piero Sacco, presidente di Lagodarte Impresa Sociale. Un numero ingente di giovani arrivati con ogni mezzo a Castiglione del Lago, una formula organizzativa con molte imperfezioni, unita a comportamenti borderline di alcune minoranze che sfociarono anche in episodi di illegalità, sconvolsero il paese che non era ben preparato ad affrontare efficacemente un impatto di quel genere: era molto in voga la pratica degli "espropri proletari" e molti esercenti subirono furti e addirittura saccheggi.

Gli organizzatori di Umbria Jazz, dopo una prima interruzione per le stesse ragioni già avvenuta nel 1977, decisero di fermarsi per 3 anni per poi tornare nel 1982 in un mutato clima politico e sociale. Le protagoniste della mostra "Lagonudo" sono le bellissime foto di Giuseppe Guaitini, uno dei fondatori del Foto Club Perugia che realizzò il reportage del concerto, ospitato in un’area verde sul Lungolago castiglionese a poche centinaia di metri dal Centro Storico.