Sequestrati ben 900 chili di pesce di lago

Maxi sequestro di pesce di lago, in parte destinato ad alcuni ristoratori della provincia di Perugia, perché trovato privo di etichette di tracciabilità previste per legge. È quanto hanno scoperto i finanzieri di Chioggia (Venezia) guidati dal capitano Roberto Esposito che domenica hanno fermato il furgone contenente 900 chili di prodotto. La scoperta è stata fatta durante i controlli lungo la statale Romea - una delle arterie più trafficate in quanto collega Ravenna a Mestre – nel periodo a ridosso di Ferragosto, dove è maggiore la richiesta di prodotti ittici da ristoranti e pescherie. La partita di pesce diretta in Umbria sarebbe stata destinata all’area di Castiglione del Lago, il resto a ristoranti in provincia di Viterbo. Il pesce, in prevalenza da persico e lavarello, viaggiava in un mezzo adibito al trasporto di derrate alimentari reperibili ed è stato trovato in buono stato di conservazione. Mancava però il resto, l’etichettatura con il numero di lotto che permette la tracciabilità. Quando le fiamme gialle hanno ispezionato il furgone, hanno trovato il pesce all’interno di cassette di polistirolo prive di indicazioni di provenienza. Dalla documentazione e dalle dichiarazioni del trasportatore (originario della provincia di Verona) è stato possibile ricostruire da dove provenisse: una ditta del Garda che si occupa di pesca in acque dolci. Inevitabile, per il conducente, la multa che va da 250 euro a 4500 euro. La partita è stata sequestrata dai finanzieri per essere analizzata dalle autorità sanitarie. La normativa prevede che il consumatore debba poter ricostruire la filiera alimentare attraverso la etichettatura nell’ottica di scongiurare il rischio di consumare prodotti non trattati nel rispetto delle norme igieniche. Non è la prima volta che grandi carichi di prodotti ittici vengono sequestrati perché sprovvisti di tracciabilità. Dall’inizio dell’anno la Guardia di Finanza di Chioggia ha sottoposto a sequestro circa due tonnellate e mezzo di prodotti agroalimentari, a cui si vanno ad aggiungere i nove quintali di domenica scorsa.

Valentina Scarponi