Screening mammografico, è rivolta

Già mille firme nella petizione on line per chiedere il ripristino del servizio. L’Asl: "A settembre riprenderà"

Niente screening mammografici, scatta la petizione on line per chiederne il tempestivo ripristino e vi aderiscono centinaia di persone in pochi giorni. Ieri mattina erano già 964. Sull’interruzione di questo importante servizio era intervenuta pesantemente anche la Cgil, sottolineando il progressivo smantellamento della sanità pubblica orvietana. Il sindacato sostiene infatti da tempo la tesi secondo cui nell’orvietano sarebbe ormai in atto un processo graduale di depotenziamento dell’ospedale a tutto vantaggio delle strutture private che stanno conoscendo una fase di sviluppo mai vista e nelle quali sono andati a lavorare anche diversi medici precedentemente in forza al Santa Maria della Stella. Alla mobilitazione per l’interruzione del servizio radiologico replica Ugo Ciammella, direttore del dipartimento di Diagnostica per immagini della Asl e primario della struttura complessa di Radiologia (nella foto il personale). "Entro un mese saremo in grado di rendere pienamente operativa, sette giorni su sette, la struttura di senologia sia per la parte clinica che per gli screening mammografici-dice Ciammella – . Si sta ultimando, in questa fase, il completamento della dotazione organica che ci consentirà di riattivare tutte le attività diagnostiche, cliniche e di prevenzione, con l’ingresso di dirigenti medici e dei tecnici di radiologia, in parte già assunti che hanno partecipato all’avviso indetto dalla direzione aziendale e che stanno espletando le ultime formalità per l’ingresso in servizio. Alcuni di questi professionisti sono impiegati in altre aziende e ci sono iter con tempi tecnici da rispettare per dare corso alle richieste di trasferimento alla Asl".

Il primario spiega che nel frattempo i casi clinici che richiedevano un intervento urgente, ad esempio le donne affette da neoplasie della mammella o patologie gravi, sono stati tutti attentamente seguiti nei modi corretti ed entro i tempi stabiliti, in considerazione del grado di urgenza indicato dal medico o dall’oncologo. "La priorità dell’azienda sanitaria e della Regione - spiega il direttore generale dell’Asl, Massimo De Fino - è di far ripartire in brevissimo tempo gli screening mammografici per i tumori al seno con i controlli periodici a chiamata rivolti alle donnetra i 50 ed i 69 anni. Ad inizio settembre, forniremo risposte concrete con l’obiettivo di riassorbire e recuperare immediatamente le prestazioni non eseguite"

Cla.Lat.