Riequilibrio territoriale, sit-in sotto la Regione

Delegazione del Comitato ternano ricevuta dalla governatrice Tesei: sanità, infrastrutture, canoni idrici e università i nodi da sciogliere

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Sit-in davanti alla Regione e delegazione ternana a colloquio per circa un’ora con la governatrice Donatella Tesei sul tema del riequilibrio territoriale. Giornata piovosa ma per molti aspetti storica quella organizzata dal “Comitato spontaneo per il riequilibrio territoriale tra le province dell’Umbria“; una trentina le persone che hanno manifestato a Perugia, di fronte a Palazzo Cesaroni, sede del Consiglio regionale, srotolando uno striscione non a caso rossoverde "per richiamare l’amministrazione regionale a mantenere le promesse di equilibrato utilizzo delle risorse e dei fattori di promozione territoriale in Umbria e richiedere l’avvio del processo di riequilibrio territoriale con l’ampliamento dei confini della provincia di Terni ai territori di Spoleto e della Valnerina".

Nell’incontro con la presidente Tesei, la delegazione del Comitato (formata da Luciano Faustini, Andrea Cianfoni e Giovanni Ceccotti) ha affermato che "solo l’avvio del processo di riequilibrio territoriale in Umbria può determinare il superamento dei vincoli che impediscono lo sviluppo regionale soprattutto nell’Umbria meridionale".

"Sono troppi - continua il Comitato – i campi nei quali ancora oggi, nonostante le promesse elettorali, siamo in attesa di riforme che determinino il riequilibrio che è indispensabile alla regione Umbria; solo per citarne alcuni: l’utilizzo dei canoni idrici, il finanziamento degli interventi di bonifica idrogeologica, la concentrazione delle infrastrutture regionali in posizioni non baricentriche rispetto alla popolazione umbra (aeroporto, elisoccorso regionale, ecc.), la mancata programmazione del rifacimento a quattro corsie della Terni Spoleto, unica infrastruttura viaria regionale dimenticata nei piani della regione Umbria, la cronica sottoutilizzazione del polo universitario ternano da parte dell’Università regionale Nemmeno l’evidente progressiva decadenza del polo sanitario ternano ha determinato ancora oggi concrete realizzazioni in grado di invertire queste pericolose tendenze, né politiche coraggiose in grado di cogliere le disponibilità espresse in tal senso da imprenditori privati". "Il diniego finale alla proposta stadio clinica“, incalza il Comitato, è apparsa " una intollerabile difesa di privilegi ingiusti e antistorici che si configurano nell’assetto attuale dei convenzionamenti sanitari che permettono l’esercizio di cliniche convenzionate solo se insistono nel territorio della provincia di Perugia".

La presidente Tesei, fa sapere ancora il Comitato, "ha assicurato che le azioni richieste fanno parte del suo programma elettorale ed ha garantito il suo impegno per la realizzazione delle stesse, confermando l’effettuazione delle analisi dei fabbisogni e la totale revisione delle convenzioni e degli stessi metodi di assegnazione, tramite un atto di giunta che sarà deliberato entro la fine dell’anno".

Ste.Cin.