Pupi Avati, ciak a Perugia Si gira la vita di Dante

Prime riprese in via Maestà delle Volte per il nuovo film del celebre regista . C’è Sergio Castellitto nel ruolo di Boccaccio. Si prosegue nei prossimi giorni

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di Sofia Coletti

Perugia

Quattro passi nel Medioevo, in compagnia di Dante, Boccaccio e... Pupi Avati. Il centro storico di Perugia si è trasformato ieri nel set del kolossal che il grande regista sta girando sulla vita di Dante Alighieri. Da settimane le riprese fervono in tutta l’Umbria e dopo le scene girate a Foligno, Bevagna, Spoleto e Vallo di Nera la produzione targata DueA Film e Rai Cinema è approdata finalmente a Perugia. Pupi Avati, sempre in compagnia del fratello, il produttore Antonio, ha scelto via Maestà delle Volte come location della prima giornata “perugina“ con star indiscussa Sergio Castellitto che nel film interpreta il ruolo di Giovanni Boccaccio. In particolare l’attenzione del regista si è concentrata sull’arco di marmo bianco e rosa e sullo spazio davanti alla pizzeria, proprio all’angolo con via Fratti.

E qui fin dalla prima mattina si è sistemata la troupe con tanto di tavolo e monitor destinati alla regia, per girare la scena della rigattiera, interpreta da Milena Vukotic. E’ stata così ricostruita una bottega riempita con materiali dell’epoca (scudi, bauli, una gabbia di legno) dove Boccaccio–Castellitto entra alla ricerca di un oggetto misterioso. Prima delle riprese, iniziate verso mezzogiorno, l’attore ha aspettato nel camper-camerino in piazza IV Novembre: qui è stato truccato e vestito per il ruolo, ha ricevuto la colazione e una visita del regista e anche parecchie richieste di autografi e foto. Ovviamente le riprese hanno attirato l’attenzione dei tanti perugini e turisti che passavano per via Maestà delle Volte: l’afflusso dei curiosi è stato ininterrotto per tutta la giornata e si è fermato solo al momento del “ciak, motore“ per consentire di girare le scene in tranquillità e silenzio assoluto. Avati ha privilegiato come angolazione quella dell’arco all’incrocio con via Fratti e dietro, lungo la strada che scende verso piazza Cavallotti, ha fatto installare un immenso green screen: un telone verde dove in fase di post-produzione verranno inserite altre immagini. Perché la scena perugina nel film sarà ambientata a Ravenna.

Le riprese hanno coinvolto ieri sette comparse umbre (ma nel film sono ben 400) e sono proseguite anche nel pomeriggio: Pupi Avati ha continuato a girare in via Maestà delle Volte, anche dalle finestre che si affacciano sugli archi mentre una seconda unità ha effettuato le riprese all’interno del Pozzo Etrusco con la controfigura (un perugino doc) di Sergio Castellitto. Oggi la troupe è all’Abbazia di Montelabate, domani torna a Perugia per nuove giornate di riprese, anche al Collegio della Mercanzia mentre è stata scartata la location della Perugia Sotterranea. E’ atteso l’arrivo di Alessandro Sperduti che interpreta Dante da giovane, dopo Perugia si proseguirà ad Assisi, di nuovo a Bevagna, fino al 31 luglio.

Di certo è fondamentale il supporto logistico offerto dall’Associazione Mestieri del Cinema Umbri e da Studio Lumière. "Sosteniamo la produzione a livello territoriale – raccontano Federico Menichelli e Matilde Pennacchi, impegnatissimi sul set –. Diamo il nostro aiuto per sopralluoghi, location, permessi, rapporti con le comparse, insomma per tutto quello che riguarda la dimensione locale. Un lavoro faticoso ma entusiasmante. E il bello è che una dozzina di umbri sono impiegati nei reparti tecnici del film come maestranze. Così dimostriamo il nostro valore".