Porta Nuova ora attende gli ascensori

A Porta Nuova ad Assisi si attendono con speranza gli ascensori per risolvere le difficoltà di accesso. Interventi urgenti richiesti per migliorare la segnaletica e l'illuminazione.

Porta Nuova ora attende  gli ascensori

Porta Nuova ora attende gli ascensori

ASSISI – Zona di Porta Nuova, si guarda con speranza agli ascensori che, annunciati, una volta realizzati (per il 2025?), risolveranno alcune problematiche irrisolte del superamento del dislivello esistente fra il parcheggio e l’area sovrastante di Porta Nuova; dislivello ora superabile con una scala mobile solo ascendente. In attesa, alcuni interventi sarebbero necessari per migliorare alcune problematiche, in particolare nella zona a monte, dalla segnaletica alla potatura degli alberi. L’impianto meccanizzato esistente, come detto, funziona solo in salita, al netto di sporadici guasti. Daccapo una scritta malridotta, nella sola lingua italiana, indica che non si può scendere ("funzionamento solo in salita"); aggiungerne almeno una in lingua inglese (se non anche in altre) potrebbe essere utile visti i tanti che si fermano lì davanti per cercare di capire come scendere al parcheggio. Parcheggio raggiungibile con delle scale piuttosto ripide e che sono indicate per raggiungere la sottostante area di sosta. Stessa meta è raggiungibile con le due strade laterali, via Santureggio e via George Francis Robinson, Marchese di Ripon che però non hanno indicazioni, inducendo i visitatori a ricorrere alle scomode scale piuttosto che alle due vie che possono offrire una valida l’alternativa in particolare, ad esempio, per gli anziani, per famiglie con passeggini. Due semplici cartelli indicanti il parcheggio potrebbero rendere più agevole la discesa. Infine, c’è la questione dell’eccessiva vegetazione che, in alcuni punti, vanifica o rende poco incisiva l’azione della pubblica illuminazione, con tutte le conseguenze del caso. Una sistemazione degli alberi potrebbero rendere meglio individuabile le scale per la discesa e anche le due stradine laterali.

Maurizio Baglioni