Sonia, uccisa da un killer rimasto ignoto. "Non abbiamo nemmeno una tomba su cui piangere"

Dopo 15 anni assoluzione definitiva per l'unico imputato, Umberto Bindella. Della povera studentessa non sono mai stati trovati nemmeno i resti

L'avvocato Vesi e, nel riquadro, Sonia Marra

L'avvocato Vesi e, nel riquadro, Sonia Marra

Perugia, 19 marzo 2021 - "I familiari di Sonia non hanno nemmeno un corpo e una tomba su cui piangere e chiedono risposte a legittime domande che attendono da ormai troppi anni, su cosa sia accaduto il 16 novembre del 2006 e su dove sia stato occultato il cadavere": così i congiunti della studentessa pugliese dopo la definitiva assoluzione dell'unico imputato Umberto Bindella.

Umberto Bindella
Umberto Bindella

Lo sottolineano in una dichiarazione diffusa dal loro legale, l'avvocato Alessandro Vesi. I familiari hanno annunciato che è loro "ferma intenzione lottare e impegnarsi fino all'ultimo affinché sia fatta luce sull'omicidio di una figlia e di una sorella".

I familiari di Sonia Marra si dicono "certi che le Istituzioni faranno la loro parte per cercare, pur a distanza di tempo, i resti di una studentessa di 25 anni, arrivata a Perugia per studiare". La famiglia Marra, comunque, "prende atto dell'assoluzione definitiva di Umberto Bindella, rispettando tale decisione".

"Dopo quattordici anni e quattro mesi di questo dramma devastante - afferma ancora -, la famiglia ha appreso che - secondo una sentenza oramai definitiva - Sonia è stata uccisa 'il 16 novembre 2006 tra le 16,20 e le 19,00', ed il suo corpo 'è stato occultato in maniera così abile da resistere al trascorrere del tempo'. A questo dato sconvolgente, si somma la statuizione, che l'omicidio di Sonia Marra 'non appare frutto di un dolo omicidiario d'impeto, ma più verosimilmente di un dolo di premeditazione, prodotto di una mente criminale raffinata che aveva programmato, con anticipo, luogo e modalità del delitto e dell'occultamento del cadavere'. Sonia Marra è stata quindi uccisa da uno spietato assassino attualmente in libertà, circostanza questa che - sottolinea ancora la sua famiglia - dovrebbe far riflettere anche l'intera collettività".