
In alto Monica Bellucci durante il video messaggio per l’inaugurazione del Salone del Tartufo Qui a fianco gli stand in centro
Il Salone del Tartufo dedica l’edizione 2024 proprio a lei, Monica Bellucci, meravigliosa sessantenne che per l’occasione, non potendo essere presente per altri impegni, ha inviato un video di saluto rivolto alla manifestazione e alla sua Città di Castello. "Sono lì con voi con tutto il mio cuore. Un grande saluto ai tartufai e agli organizzatori del Salone Nazionale Tartufo Bianco Pregiato. Un bacio a tutti voi che siete in questa città meravigliosa dove sono nata e che mi è sempre tanto cara".
Nonostante la distanza ieri mattina la bellissima attrice in un impeccabile tailleur nero è stata protagonista on line del taglio del nastro in mezzo al bagno di folla e alla nutrita presenza di candidati alle prossime regionali: il video-messaggio che lei ha inviato è stato poi trasmesso nei padiglioni del salone. Monica Bellucci, tantissimi visitatori e un sole primaverile hanno dunque segnato la seconda giornata di manifestazione, quella dell’inaugurazione ufficiale. In centro storico il profumo della trifola e un borsino stellare: il vero oggetto del desiderio è proprio il tartufo bianco con in mostra alcuni pezzi pregiatissimi e molto rari perché la stagione di raccolta finora non è esplosa. "Proprio in queste ore – raccontava ieri mattina un cavatore – il bosco ha consegnato qualche bel pezzo con alcuni esemplari che in certi casi hanno sfiorato il chilo di peso".
La soglia del costo varia dai 2 mila 500 euro al chilo per pezzature sotto i 15 grammi, 3 mila 500 tra i 15 e 50 grammi e fino 4 mila 500 euro al chilo per le pezzature che alla bilancia superano i 50 grammi; sono prezzi indicativi destinati a variare. Il settore a livello nazionale – per il solo tartufo bianco – genera un volume di affari di oltre 250 milioni di euro. Il territorio dell’Altotevere è considerato uno dei più vocati per la produzione di tartufo bianco grazie al suo microclima e all’altitudine ottimale tra i 300 e i 600 metri. Questa combinazione, sempre a detta degli esperti, rende la trifola umbra e altotiberina particolarmente pregiata. "Ci auguriamo una stagione di grande quantità perché se c’è la quantità, c’è anche la qualità", spiegano gli esperti che si dicono fiduciosi perché "già nel 2014 ci furono un’estate e un inizio autunno simili a quelli di quest’anno…, poi la trifola arrivò".