"La Quintana? Un sogno correrla e vincerla"

Lorenzo Melosso, che ha portato il Palio al Rione Badia, racconta il suo essere figlio d’arte, l’esperienza folignate e i programmi per il prossimo futuro

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di Alessandro Orfei

Ha vinto la Giostra della Sfida, ma la ‘battaglia’ equestre con i suoi colleghi cavalieri è rimandata in una estate ricca di sfide. Lorenzo Melosso, la giovane stella che ha portato il Palio al Rione Badia nell’ultima Quintana, è già al lavoro sui prossimi appuntamenti, nei quali incontrerà di nuovo i suoi rivali. In ordine, il primo è il Palio di Ascoli, il 9 luglio, dove Melosso, che difende i colori del sestiere di Porta Romana, incontrerà di nuovo Mattia Zannori, Massimo Gubbini, Nicholas Lionetti, Pierluigi Chicchini e Luca Innocenzi. Altra sfida sarà per il Palio di Servigliano, contro Gubbini, Lionetti e Innocenzi. "Alla Rivincita di settembre – dice Melosso – arriveranno tutti agguerriti e preparati, nessuno lascerà nulla al caso, come nei prossimi appuntamenti estivi". Lorenzo Melosso è figlio d’arte e suo padre Franco lo segue sempre. "La mia passione per questo mondo è scattata da bambino, quando guardavo mio padre allenarsi – dice – poi i concorsi ippici e a 13 anni ho preso in mano per la prima volta la lancia al torneo di Moie. Nel 2018 è arrivata la chiamata di Porta Romana e da ottobre 2019 a Foligno". Chiara nella mente di Lorenzo la prima vittoria: "A 15 anni a San Ginesio. Una grande emozione, ma nulla di paragonabile a quella di sabato. Ho sempre seguito Foligno, per me è sempre stato un sogno correrla e vincerla". Una prestazione efficace: "Partivamo quarti e questo era un vantaggio e avevamo ben presente di rimanere dentro da subito. Fondamentale era tenere anche alla seconda tornata, così è stato. Nella terza abbiamo gestito". Quanto alle condizioni: "Il vento ha asciugato la pista velocemente – ha detto – ma non c’ho pensato. Se pensi a queste cose rischi di sbagliare".