"A pagare le conseguenze di quello che sta succedendo sono soprattutto le famiglie, quelle giovani con figli piccoli e questo perché molto spesso queste persone sono ancora impiegate in lavori non stabili e in settori, come quello del turismo (ma non solo), che sono precipitati a causa delle conseguenze di un’emergenza sanitaria che sta lasciando una preoccupante e pericolosa scia in ambito economico e sociale". Questo uno dei passaggi della relazione durante il Comitato Esecutivo della Cisl Umbria del segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti. "In queste ultime settimane – sottolinea Manzotti – c’è stato il superamento del numero dei pensionati sui lavoratori attivi e questo dato non può che farci preoccupare: se da una parte ci mette in allarme il dato delle pensioni al minimo in Umbria che è alto, dall’altra questo elemento è indicativo della situazione demografica e occupazionale che sta attraversando la nostra regione. Così – aggiunge – mossi dall’importanza della nostra azione, abbiamo proseguito anche quest’anno, assieme ai pensionati, nella contrattazione sociale per contenere la pressione fiscale e mantenere i servizi. Siamo scesi in piazza a fianco dei lavoratori del commercio, della scuola, della sanità assieme alle rispettive categorie e a Cgil e Uil regionali – continua il segretario della Cisl Umbria -, ma per cercare una soluzione, che possa avere una tenuta nel tempo, è necessario condividere con la Regione una patto per la ripartenza che metta insieme le forze sociali, datoriali e istituzionali per affrontare in maniera organica e sistematica le difficoltà in essere, in questa estate incerta".
"Sarà necessario in questo progetto – conclude – dare la giusta rilevanza alla questione della sostenibilità ambientale grazie all’impiego progressivo di nuove tecnologie per essere, oltre che competitivi a livello internazionale, anche responsabili nel rispetto nostro e delle nuove generazioni".