Qualche cosa si muove sulle scalette di sant’Ercolano, dove in larga parte regna l’abbandono e il degrado, complici anche quegli orrendi fili che pendolano da parte a parte, la sporcizia dei piccioni e gli stabili fantasma. Nei giorni scorsi, però, è riapparso il cartellone da cantiere dove viene annunciato, per l’ennesima volta, l’avvio dei lavori di “restauro e risanamento conservativo“ dell’immobile, al civico 12-14. Proprietà e committente dei lavori, la Sirt costruzioni Srl; importo dell’opera oltre 362mila euro. Ultimazione degli interventi fine settembre. L’impresa esecutrice è la Janua Global Life Srl. "Finalmente – dicono i cittadini -. Era ora che qualcuno ci mettesse le mani. Anche perché il palazzo è veramente ridotto male, col rischio che prima o poi si stacchi un infisso o qualche porzione di intonaco".
Adesso, la speranza dei residenti e dei negozi rimasti nella zona è una sola: e cioè che quegli spazi tornino a riempirsi con attività, progetti, destinazioni abitative. Perché il problema è sempre quello. Ossia, l’abbandono porta il degrado. E il degrado fa male alla città. La scalinata di Saint’Ercolano ne è un esempio. E non si possono chiudere gli occhi. Negozi e palazzi deturpati dal guano dei piccioni, dalla muffa e dall’incuria, vuoti ormai da decenni, sono indecorosi, e non è
giusto che a pagare sia la collettività. Perugia da troppo tempo è alle prese con questo problema. E’ arrivato il momento di fare qualche cosa. Gli strumenti normativi ci sono. Il Comune chiami a raccolta privati e enti proprietari per buttare giù un piano. La città ha bisogno di “un laboratorio“ di idee, non può essere condannata all’incuria e al menefreghismo. Intanto speriamo che il cantiere annunciato stavolta parta davvero.
Silvia Angelici