Gubbio punta su “Ars Sacra“ In viaggio tra arte e spiritualità

Da questa sera al 12 settembre un circuito per valorizzare le più belle chiese cittadine e rilanciare il turismo culturale

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Alla scoperta dei luoghi d’arte e spiritualità. Per favorire la “rinascita” e il rilancio del turismo artistico-culturale, Gubbio propone per questa estate il bel progetto “Ars Sacra - Percorso di valorizzazione delle chiese eugubine”, promosso dalla Diocesi e dall’associazione culturale “La Medusa”, che da anni custodisce i luoghi espositivi del Polo museale diocesano. L’idea è di creare un vero e proprio circuito, per favorire la conoscenza di alcune chiese del centro storico, per una visita più ampia e approfondita. Il programma si articola da oggi al 12 settembre, con incontri, concerti, visite guidate, laboratori, aperture serali.

E proprio stasera si parte con un evento legato all’iniziativa nazionale “La lunga notte delle chiese” alla quale la Diocesi di Gubbio aderisce per la prima volta. E così dalle 21 alle 23 saranno aperte la chiesa di Santa Maria dei Laici, quella della Madonna del Prato e la chiesa di San Giuliano in via dei Consoli. In ogni sede sarà possibile partecipare a visite guidate e spiegazioni sui luoghi e sulle opere presenti. Da qui prende il via “Ars Sacra”: le chiese coinvolte nel progetto sono Santa Maria dei Laici (detta dei Bianchi), San Pietro, La Santissima Trinità (detta della Misericordia), Santa Maria dei Servi (detta al Corso), San Giuliano, Madonna del Prato e Santa Croce della Foce. Durante tutto il periodo sarà possibile - su prenotazione - richiedere la fruizione del percorso, con visite guidate da prenotare e concordare con operatori e volontari dell’associazione “La Medusa” allo 0759220904; email: [email protected] e sul sito web www.ars-sacra.it.

L’obiettivo, si è detto, è anche quello di aumentare la permanenza di visitatori e turisti a Gubbio, perché solo per compiere il percorso di ‘Ars Sacra’ è necessaria un’intera giornata”. La presentazione del progetto si è svolta nella chiesetta di San Giuliano dove è stato ricollocato il dipinto del primo altare a destra: un’opera recentemente restaurata che raffigura la Madonna con il Bambino e i santi Omobono, Giobbe e Giuliano, attribuita a Giuseppe Malatesta.