Fondi agli italiani e alle piccole imprese in difficoltà

I progetti che saranno sostenuti quest’anno ancora segnato dalla pandemia

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"Siamo tutti sulla stessa barca, dobbiamo remare nella stessa direzione. Ma questa pandemia ha dato a qualcuno più forza e ad altri ne ha tolta tanta. Credo che sia quasi obbligatorio, per quelli che hanno più forza, soprattutto economica, aiutare quelli che sono in difficoltà". Così Carlo Conti, che lunedì sera è stato avvistato con Renato Zero a cena in un noto ristorante di Spello (nella foto con i titolari Paolo ed Efisio) ha spronato il pubblico a donare, grazie al numero solidale 45515, evidenziando anche il ruolo di garante dei frati conventuali che fanno sì che il frutto delle donazioni venga utilizzato per intero per chi è in difficoltà. "È stato molto bello vedere la risposta dello scorso anno, in un tempo davvero difficile per tutti – ha rimarcato fra Marco Moroni, Custode del Sacro Convento –: sono arrivate moltissime donazioni grandi e piccole, fino a raggiungere la quota inaspettata di quasi un milione e ottocentomila euro. Così, oltre ai progetti internazionali che ci sono stati proposti dalla Santa Sede e dai conventi e dalle missioni francescane, abbiamo potuto destinare 800mila euro per aiutare 440 famiglie colpite dalle conseguenze della pandemia in Italia, alcune piccole imprese e un buon numero di studenti. Vista la quantità delle richieste e la risposta abbiamo messo in piedi, per la prima volta, anche un piccolo ufficio per mantenere i contatti con tutte queste persone".

I progetti che saranno sostenuti con l’edizione "Con il Cuore" di quest’anno riguarderanno l’Italia (aiuto per poveri e piccole aziende emergenza Covid-19; Opera San Francesco Milano, per una risposta ai bisogni primari quali cibo, igiene personale, cura medica, assistenza sociale; Casa accoglienza Città della Pieve); Burkina Faso (azienda agro-zootecnica S. Francesco e sostegno alla sanità locale); Tanzania (dormitorio femminile Centro educativo San Massimiliano Kolbe); Siria (progetto ospedali aperti); Libano ( supporto psicologico e ricostruzione case); Haiti (Centro distribuzione beni prima necessità). Maurizio Baglioni