
Il Comune denuncia "ritardi gravissimi" mentre la presidente Tesei replica duramente a Confartigianato
TERNI Fuoco incrociato su Regione e Governo per l’accordo di programma per Ast, che ancora non c’è. Prima Confartigianato (di cui abbiamo riportato ieri e a cui oggi replica duramente la governatrice Tesei) e poi Comune e sindacati chiedono chiarezza e tempi certi per un accordo atteso da oltre due anni, annunciato a più riprese ma ancora “fantasma“. "Gravissimi ritardi" li denuncia l’assessore comunale allo sviluppo, Sergio Cardinali, che ha incontrato i sindacati. "La preoccupazione condivisa – tuona Cardinali – è che il protrarsi di questi ritardi renda temporaneamente incompatibile l’erogazione delle risorse del Pnrr, circa 300 milioni di euro, che devono essere approvati dal ministero dell’Ambiente. La situazione generale della siderurgia del nostro Paese resta appesa alle grandi vertenze in atto che vedono in prima linea Taranto e Piombino, in assenza di un progetto di politica generale del Governo a difesa del settore manifatturiero. Il rischio è che in questo quadro di pronfonda inerzia e debolezza venga trascinato il progetto di ambientalizzazione avviato da Arvedi a Terni. Dopo due anni di annunci del ministro Urso e della presidente della Regione, Tesei, che hanno dato per imminente la firma dell’accordo, siamo sempre di più fermi al palo". Palazzo Spada invierà una richiesta d’incontro urgente a Ministero e Regione. La presidente Tesei intanto risponde a Confartigianato Terni: "È continuo il mio impegno diretto per il rilancio dell’Ast. Stupisce il comunicato di Confartigianato in cui si parla di ‘sostanziale disinteresse’ da parte delle istituzioni locali e nazionali, nonché di una ‘scomparsa’ della questione Ast dall’agenda politicà. Un comunicato che evidenzia purtroppo una scarsa conoscenza sia della situazione attuale, sia dell’iter seguito e comunicato in questi anni". "L’accordo in questione prevede oltre un miliardo di euro di investimenti, di cui circa 300 milioni con fondi pubblici ed il resto a carico della nuova proprietà Arvedi – continua – L’ultimo miglio dell’cccordo di programma - che la Regione per parte propria ritiene da tempo sottoscrivibile registrando comunque gli investimenti già iniziati da parte dell’azienda - è rappresentato dal costo dell’energia, problema strutturale". "Il Governo è al lavoro", conclude Tesei.