Scia di polemiche sul consiglio comunale di lunedì mattina, in cui la maggior forza di opposizione, la lista ‘Rivoluzionati’ era assente. "Ennesimo comportamento fuori da ogni logica di normale dialettica politica – attacca il sindaco Giovanni Bontempi – la convocazione del consiglio e la consegna della documentazione ai consiglieri si è svolta nel rispetto delle norme, così come la consegna dei documenti, avvenuta venti giorni prima della riunione. La tecnica di scontro che perseguono è ormai evidente, sollevare sempre una polemica per giustificare la loro totale incapacità politico amministrativa ed evitare di affrontare gli argomenti importanti per il territorio".
Ribatte il Partito democratico: "I membri del gruppo di minoranza erano impossibilitati a causa di impegni personali e avevano chiesto lo spostamento – dice la nota dei dem – l’amministrazione ha negato questa possibilità, nonostante il regolamento comunale richieda il rispetto delle esigenze di tutti i membri del Consiglio nelle convocazioni per svolgere le sedute. Le minoranze sono state costrette a lasciare vuoti i banchi del consiglio, in una riunione dove all’ordine del giorno c’era l’approvazione del bilancio preventivo e la ratifica di un aumento della Tari. Il risultato è che decisioni che peseranno sulla vita dei cittadini vengono prese in un consiglio flash in cui 20 punti all’ordine del giorno vengono discussi in 45 minuti. A noi sembra che quest’amministrazione non abbia più voglia di amministrare, calpestando così i più basilari fondamenti della democrazia pluralista del nostro Paese".