Colpo in banca, preso il rapinatore

Fermato poche ore dopo dai carabinieri mentre non ritrovava l’auto parcheggiata. Recuperato l’intero bottino

ORVIETO

E’ durata solo poche ore la fuga del rapinatore che giovedì mattina è entrato con il volto coperto da una mascherina nella filiale di Orvieto scalo dell’Unicredit ed è riuscito a fuggire con un bottino di trentamila euro, dopo aver minacciato i sei dipendenti della banca con un coltello di ceramica che non è stato “segnalato“ dal metal detector. E’ stato bloccato dai carabinieri in località Capone, mentre cercava di nascondersi nella vegetazione.

La descrizione del malvivente era stata diramata a tutte le pattuglie delle varie forze dell’ordine impegnate nel controllo del territorio. Durante l’attività di ricerca, al 112 dell’Arma è arrivata un richiesta di intervento, come detto in località Lapone, da parte di alcuni cittadini che segnalavano la presenza di un uomo che vagava in quella zona alla ricerca della propria auto. Sul luogo, per le verifiche del caso, è arrivata una pattuglia del nucleo radiomobile dei carabinieri ma l’uomo alla vista dei militari è scappato, lanciandosi in un roveto di spine. Subito raggiunto e bloccato dai carabinieri, è stato identificato e riconosciuto come l’autore della rapina. Le immagini ricavate dal sistema di videosorveglianza dell’agenzia di credito, comparate con i tratti dell’uomo fermato, non hanno lasciato alcun dubbio; inoltre il malvivente aveva ancora indosso una parte della somma rubata, mentre il resto del denaro è stato successivamente recuperato tra i rovi dove l’uomo si era lanciato per tentare di nasconresi. I carabinieri sono comunque riusciti a recuperare l’intero bottino rapinato in banca. L’uomo, un 57enne di origini campane con un curriculum criminale di tutto rispetto, d’intesa con l’autorità giudiziaria è stato quindi sottoposto a fermo ed accusato di rapina e di violazione della legge sulle armi. Al termine delle formalità di rito è stato quindi accompagnato nel penitenziario di reclusione di vocabolo Sabbione, a Terni, i a disposizione della magistratura.

Gli indumenti e la mascherina utilizzati dall’uomo per la rapina nonché la somma rapinata sono stati sottoposti a sequestro dai militari. In un primo momento si era ipotizzato che avesse un complice che lo attendeva in auto e che fossero scappati in direzione dell’autostrada, ma l’uomo era invece fuggito in direzione di Castel Viscardo, cercando poi di nascondersi in campagna. Le indagini comunque proseguono per capire se qualcuno possa averlo aiutato nella fuga.

Cla.Lat.