"Iscriviti al sito e guadagnerai bene", scoperta e bloccata 'catena di Sant'Antonio'

Per iscriversi ai siti che promettevano grandi guadagni occorreva sborsare 390 euro. Le fiamme gialle hanno denunciato tre italiani, tra cui un perugino

Le truffe online sono sempre più diffuse

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Perugia, 16 ottobre 2018 - La guardia di finanza di Perugia ha interrotto quella che è ritenuta una «pericolosa» catena di tipo piramidale, «di Sant'Antonio» o «Schema Ponzi», alla quale avevano già aderito circa 300 persone in tutta Italia, con un giro d'affari di oltre 100 mila euro. Pubblicizzata su due siti web sui quali si promettevano a chi aderiva «facili guadagni» e altri vantaggi economici, quali buoni carburanti, sconti del 100% per l'acquisto di auto e camper, fino a un immobile. Le fiamme gialle hanno denunciato a piede libero tre italiani tra cui un perugino.

Sequestrati e oscurati due siti Internet da loro gestiti. In base a quanto emerso dall'indagine, per «entrare nel gioco» la persona interessata aveva l'obbligo di versare 390 euro e convincere almeno altre due persone a sottoscrivere il progetto in cambio di 450 euro, subito, in buoni carburante e altri 50 per ogni persona che avesse aderito su sua segnalazione. Secondo la gdf, il sistema è studiato per arricchire solo chi sta al vertice del diagramma. Oltre a tali benefit, il nuovo membro sarebbe stato inserito in tabelle «piramidali», composte alla base da otto partecipanti, con la prospettiva di scalare le posizioni solo procacciando nuovi utenti. Per scalare la tabella occorreva presentare almeno 32 persone. Secondo gli investigatori, a parte chi era al vertice della catena, tutti gli altri hanno versato la propria quota associativa, «guadagnando nulla o ben poco, tanto da non poter rientrare persino della spesa iniziale».

Infatti - spiegano ancora le fiamme gialle in un comunicato -, il guadagno di un soggetto aderente a tale forma contrattuale deriva esclusivamente dal reclutamento diretto o indiretto di un certo numero di soggetti che a loro volta accettano di aderire al progetto. Tuttavia, il meccanismo è destinato ad interrompersi in quanto per poter soddisfare le aspettative di tutti sarebbe necessario un numero esponenziale di partecipanti.

Oltre al danno economico, la gdf ha evidenziato che numerosi aderenti al progetto, ormai sicure di conseguire i benefici prospettati, avevano a loro volta coinvolto amici e parenti. Per convincere gli utenti dell'autenticità del progetto, i promotori - è emerso ancora dagli accertamenti -, attraverso i propri siti internet, illustravano le dinamiche del sistema, esaltandone i «prospettati enormi vantaggi». In un caso, una «premiazione» consistente nella consegna delle chiavi di un automezzo, si è tenuta in un albergo di Perugia, alla presenza di numerosi potenziali clienti. I tre italiani denunciati sono stati accusati di avere violato la legge che vieta di realizzare, organizzare o promuovere operazioni o strutture di vendita piramidale e operazioni quali «giochi», piani di sviluppo, catene di S. Antonio.