Botta e risposta

Durante l'assemblea del Servizio idrico integrato, il presidente Orsini ha annullato la votazione che ha eletto i rappresentanti del Comune di Terni nel Cda, suscitando proteste. Il Comune impugnerà la decisione. Orsini difende la sua interpretazione delle norme statutarie.

TERNI "Nel corso dell’ assemblea del Servizio idrico integrato abbiamo registrato un atto del presidente Carlo Orsini che costituisce una grave illegittimità e che penalizza la volontà del Comune di Terni, di gran lunga il più rappresentativo dell’ assemblea - dichiara il vicesindaco Riccardo Corridore – in cui la lista del Comune di Terni, votata anche da Lugnano , ha riportato la maggioranza assoluta dei consensi dei votanti presenti con consequenziale elezione nel Cda dei cinque rappresentanti. Il presidente Carlo Orsini, invece, ha ritenuto non valida la votazione in quanto non sarebbe stata raggiunta la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto. Il Comune impugnerà in ogni sede l’illegittima decisione del presidente, espressione della destra, che così facendo oltretutto si è mantenuto in carica". Replica Orsini: "Giudizi frettolosi e sconcertanti del vicesindaco. L’attuale Cda si trova suo malgrado in prorogatio da oltre 9 mesi non di certo per propria scelta ma in conseguenza della lunga fase di stallo da parte dei Comuni Soci del Sii (Terni in primis avendo la quota sociale più cospicua) che per l’appunto ad oggi non hanno ancora trovato una quadra per il rinnovo degli organi sociali. Quanto agli esiti della votazione, ho applicato le norme statutarie anche con il conforto del Collegio Sindacale. Si può certamente dissentire da tale interpretazione, ma mai dovrà essere messa in dubbio l’onestà e la correttezza con le quali svolgo il mio ruolo".