Blitz contro il clan Santapaola: un arresto in Umbria

L’uomo è ritenuto dagli investigatori un personaggio “centrale“ dell’organizzazione

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Anche in Umbria è stato eseguito uno dei trentacinque provvedimenti di custodia cautelare, 29 in carcere e sei ai domiciliari, nei confronti di trenta presunti componenti del clan catanese Santapaola-Ercolano. La misura è notificata a un uomo, ritenuto centrale dai carabinieri del comando provinciale etneo, già detenuto nel carcere di Spoleto. Nell’indagine, nome in codice “Sangue Blu“, la Procura distrettuale antimafia ipotizza i reati di associazione di tipo mafioso e concorso esterno, estorsione, traffico di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi e munizioni e concorso in trasferimento fraudolento di valori, reati aggravati dal metodo mafioso. Secondo gli investigatori, con il suo arresto, è stato individuato l’attuale “responsabile provinciale“ del clan, Francesco Tancredi Maria Napoli, legato da vincoli di sangue direttamente con lo storico capomafia Nitto Santapaola.

L’attività investigativa avrebbe documentato una serie di reati finalizzati al sostentamento dell’associazione mafiosa, in particolare estorsioni ai danni di imprenditori catanesi, un fiorente traffico di cocaina e marijuana, il recupero crediti attraverso prestiti ad usura e l’acquisizione, diretta o indiretta, della gestione e del controllo di attività economiche. Per quanto riguarda le attività estorsive, le indagini avrebbero documentato 6 estorsioni ai danni di imprenditori dei settori dei servizi per la logistica, delle attività turistico-ricreative e del commercio all’ingrosso e al dettaglio che sarebbero state consumate dal sodalizio criminale per fare fronte alla mancanza di fondi per il mantenimento delle famiglie degli affiliati detenuti.