Cinquantamila giovani 'sballati'. Mandano giù vino e superalcolici

Fenomeno 'binge drinking': i nuovi dati Istat preoccupano

Alcolici

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Perugia, 19 maggio 2018 -  Si ubriacano in pochi minuti con una bottiglia di vino, o due di birra a gradazione elevata. Oppure con 4 o 5 shottini in meno di mezz’ora. In Umbria sono 51 mila i ragazzini che adottano la tecnica del «binge drinking», l’ubriacatura immediata, per una percentuale che è apri a oltre il 6 per cento della popolazione regionale. Il dato è stato reso noto solo da ieri dall’Istat, che ha pubblicato i dati del consumo di alcol in Umbria nel 2017.

Si tratta, come molti ormai sanno, dell’assunzione di più bevande alcoliche in un intervallo di tempo piuttosto breve che è molto comune tra le persone di sesso maschile, colpisce durante l’adolescenza ed in prossimità della maturità. Il bere a rischio è differenziato per genere a tutte le età.

Ma tra  i giovani di 18-24 anni, il fenomeno è circa il doppio tra i ragazzi rispetto alle ragazze, mentre sotto i 18 anni non si osserva una differenza statisticamente significativa. E il dato più allarmante in Italia è che questo fenomeno riguarda i minori (circa 800 mila) ai quali la vendita e somministrazione di bevande alcoliche sarebbe vietata sino ai 18 anni. Vale però la pena focalizzarsi anche su altri aspetti dell’uso eccessivo di alcol. Intanto va detto che più della metà degli umbri beve sempre alcol durante i pasti: lo fa infatti il 54,5%. Ma non solo. Durante lo scorso anno quasi due persone su dieci (il 17,4%) si è ubriacato almeno una volta («ha tenuto almeno un compostamento a rischio»), ma a impressionare è quel 12,6% di umbri che invece si ubriaca (o quasi) in maniera abituale. Una percentuale anche questa tra le più elevate (5° posto in Italia) che vede prevalere gli uomini (19,1%) rispetto alle donne, che sono invece il 6,6% e che nel suo complesso interessa oltre 100mila persone: qui invece prevale il sesso femminile (63,2%) rispetto a quello maschile (44,3%).