Accessi al Pronto soccorso In tre mesi 600 in più

La causa: influenze aggressive e bronchioliti sui bambini. Situazione delicata: se ne è parlato durante la visita del direttore generale Usl Umbria 1, Braganti

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Nonostante il Covid richieda meno ospedalizzazione, negli ultimi 3 mesi del 2022 ci sono stati 600 accessi in più al pronto soccorso a causa di influenze aggressive e bronchioliti sui bambini. In tutto sono stati 23 mila 468 gli accessi registrati dal pronto soccorso dell’ospedale di Città di Castello nel corso del 2022 e che hanno visto un picco nell’ultimo trimestre con 7 mila 700 accessi.

"Un aumento fisiologico dato dalla diminuzione della pressione dei ricoveri legata alla diffusione del Covid e dal rientro progressivo alla vita sociale che ha determinato il riacuirsi di patologie legate ai virus influenzali, sia nell’adulto che nei bambini. Di conseguenza l’aumento degli accessi al pronto soccorso è dovuto soprattutto a patologie legate all’apparato respiratorio, in primis bronchioliti in età pediatrica", riferisce la Usl in una nota.

Inoltre, "l’allungamento della vita media e la presenza di numerose comorbidità dei pazienti più anziani, stanno rendendo la ’casistica’ in accesso particolarmente complessa nell’inquadramento e nella gestione clinico-assistenziale". Anche di questo si è parlato durante la visita del direttore generale dell’Usl Umbria 1 Massimo Braganti al pronto soccorso dell’ospedale di Città di Castello. La nota della Usl è stata diramata all’indomani delle segnalazioni di alcuni utenti che evidenziavano attese lunghissime e all’insorgenza di altre problematiche su prossimi tagli e questioni legate a carenze di personale. Lo stesso sindaco Luca Secondi ha chiesto pubblicamente un incontro urgente alla Regione. La visita del dottor Braganti quindi è stata l’occasione per fare un quadro della situazione, resa ancora più delicata e complicata con le novità introdotte in questi giorni con i nuovi accessi triage. Il direttore ha ringraziato il personale sanitario del Pronto soccorso che sta fronteggiando "con elevata professionalità la complessa situazione legata all’aumento degli accessi e alle novità organizzative date dalla nuova classificazione dei codici di triage, attribuiti ai pazienti in accesso, in vigore da lunedì 9 gennaio".

Ad accogliere Braganti nel plesso ospedaliero il direttore di presidio Silvio Pasqui, il dirigente medico Gioia Calagreti, i dottori Mario Gildoni, Giulio Bastianoni, Anna Maria Cerboni e Patrizia Pierini. Intanto anche il consigliere regionale del Pd Michele Bettarelli ieri in una nota ha invitato la presidente della Regione Donatella Tesei e l’assessore alla sanità Luca Coletto "a mettere piede, almeno per una volta all’ospedale di Città di Castello: si renderanno conto di quanto sia importante e non più rinviabile aprire un tavolo di confronto sullo stato della sanità locale così come è stato chiesto pubblicamente dal sindaco Luca Secondi".