Umbria Jazz Winter, musica di festa

Si parte con l'omaggio a Dalla e De Andrè

Gaetano Curreri

Gaetano Curreri

Orvieto, 28 dicembre 2016 - Omaggio a due grandi che hanno fatto la storia della musica. Umbria Jazz Winter inaugura col botto la sua 24° edizione e mercoledì alle 21, in un teatro Mancinelli pressoché gremito, propone «Le Rondini e la Nina»: un appassionato tributo a Lucio Dalla e Fabrizio De André con le canzoni di due dei più amati songwriter italiani rivisitate dal trombettista Paolo Fresu e da Gaetano Curreri, voce e leader degli Stadio. Con loro, il sassofonista Raffaele Casarano e il tastierista Fabrizio Foschini, mentre il concerto sarà preceduto da un set del trio della pianista giapponese Chihiro Yamanaka, già applaudita dal pubblico di Umbria Jazz qualche anno fa a Perugia, al Santa Giuliana. 

UN EVENTO di grandissimo richiamo per Uj Winter che lancia un segnale forte di ripresa, speranza e rilancio dopo la tragedia del terremoto. La crisi del turismo che ha colpito l’Umbria pare non aver avuto effetti a Orvieto dove gli alberghi sono tutti pieni e i concerti veleggiano con orgoglio verso il tutto esaurito, in particolare quelli al Mancinelli e i veglioni del 31. Si andrà avanti fino a domenica primo gennaio, sempre con musica non stop tutti i giorni, fino a notte fonda.  Intanto l’attenzione è tutta per «Le Rondini e la Nina». In scaletta ci saranno canzoni come «L’ultima luna», «Anna e Marco», «La sera dei miracoli», «Caruso», «Ho visto Nina volare», «Il pescatore», «La canzone dell’amore perduto» e «Don Raffaè». Secondo Fresu, «parafrasando De Andrè, se ‘dal letame nascono i fiori’, una semplice canzone potrà suggerirci una via luminosa in questo momento buio» mentre per Curreri, il concerto non sarà «soltanto una contaminazione tra il jazz e l’esperienza cantautorale ma la prosecuzione di un percorso dove i linguaggi e generi dell’arte trovino nuove direzioni di sperimentazione, creazione e ricerca. Una vera improvvisazione, come sarebbe piaciuto a Lucio...».

il festival prosegue poi il trio di Christian McBride, il quartetto di John Patitucci, il duo di contrabbasso McBride - Patitucci, il duo sax- batteria Steve Wilson - Lewis Nash e poi Ryan Truesdell con la riproposizione delle partiture di Gil Evans (con Paolo Fresu special guest e la partecipazione di Wilson e Nash, più il bassista Jay Anderson), il vocalista Allan Harris.  Tanti gli artisti italiani con Giovanni Tommaso, Rita Marcotulli, i Funk Off, il duo Dado Moroni - Luigi Tessarollo, Max Ionata, Sticky Bones, Mario Donatone, Accordi Disaccordi. Restano fermi i momenti centrali del festival: i tanti veglioni musicali di San Silvestro per brindare all’arrivo del 2017 e il gospel in cattedrale, con Dexter Walker and Zion Movement, il pomeriggio di Capodanno.