Arte ferita dal terremoto, una luce per dare nuova vita

A Spoleto fino a domenica l'installazione luminosta Light in the stone

Light in the stone

Light in the stone

Spoleto, 10 gennaio 2017 - Termina domenica 15 gennaio l’installazione luminosa Light in the stone dell’artista Sebastiano Romano, inaugurata sabato 17 dicembre alla Rocca Albornoz di Spoleto e che ha rappresentato il punto di partenza del progetto artistico Lightquake, ideato per ridare nuova vita alle opere d’arte danneggiate dal terremoto.

L’originale installazione interessa le torri e le pareti esterne della Rocca: "Tre squarci di luce che tracciano sull’antica pietra della Rocca i segni di un presente che ci emoziona, ma una lucida coscienza ci spinge a 'fare' per rimarginare lo squarcio subito".

Quest’opera di luce, visibile da diverse zone della città, è in lontananza il faro da seguire per trovare la via, simbolo di speranza dopo la distruzione e vuole rappresentare un segnale di reazione e rinascita che trova in Spoleto un luogo ideale per diffondere questo messaggio. Una scossa di luce per infondere energia positiva, per spezzare il buio della distruzione e riaccendere la vita e la creatività.

Light in the stone resterà quindi visibile fino a domenica 15 gennaio dalle 17 alle 2 del mattino. Dopo questo primo appuntamento passaggio, il progetto Lightquake entra nel vivo: sabato 21 gennaio, alla Rocca Albornoz di Spoleto, si terrà una conferenza stampa per presentare ufficialmente il programma dei prossimi mesi e dare il via alla campagna di crowdfunding in favore della ricostruzione e del restauro di dieci opere d’arte distrutte o danneggiate dal terremoto. Il progetto è ideato da Rosaria Mencarelli, a cura di Gisella Gellini e Claudia Bottini, in collaborazione con MiBACT, Comune di Spoleto, Politecnico di Milano - Scuola del Design, Museo Nazionale del Ducato di Spoleto e Associazione Rocca Albornoziana, con il patrocinio di Assemblea Legislativa - Regione Umbria.