Francesco Guccini "Io, Perugia e la canzone d'autore",

Il celebre cantautore racconta l'incontro di giovedì al Morlacchi

Francesco Guccini

Francesco Guccini

Perugia, 22 novembre 2016 - «Mi fa sempre piacere tornare a Perugia, qui ho tanti amici, ci vengo spesso anche se fa davvero freddo. Per questo ho accettato l’invito, mi piace raccontare, è un po’ come scrivere». Francesco Guccini è in gran forma. Il cantautore, maestro assoluto della musica italiana, è in macchina e dal cellulare del suo autista Federico parla con entusiasmo dell’attesissimo incontro pubblico che terrà giovedì 24 novembre al Morlacchi, organizzato dall'associazione "Perperugia e oltre": alle 18 verrà intervistato da Federico Fioravanti e racconterà ‘dove va la canzone d’autore’ in quello che si annuncia un grandioso bagno di folla. Dopo 40 di carriera, Guccini ha messo da parte chitarra e concerti per concentrarsi in incontri che richiamano sempre folle entusiaste, di tutte le età. Le piace tenere questi incontri, vero? «E’ un modo per non lasciare solo il mio pubblico, mi piace raccontare storie, aneddoti, vicende personali. Anche durante i concerti parlavo molto tra una canzone e l’altra, ora non faccio che ripetere quella formula, quel modo di stare sul palco». Perché il legame con il suo pubblico è così forte? «Non lo so, forse significa che le mie canzoni hanno lasciato un segno, sono state amate e apprezzate, la coerenza di tutti questi anni ha fatto sì che l’apprezzamento sia diventato affetto». Anche con Perugia il rapporto è molto forte... «Già, qui ho fatto tanti concerti e ho amici che vivono a San Giovanni al Pantano, mentre mia moglie è di origini eugubine. Sono molto legato a tutta l’Umbria, mi piace come si mangia, peccato per il freddo glaciale che trovo sempre nella grande piazza con la Fontana... ». A Perugia racconterà dove va la canzone d’autore.. «In realtà non lo so.. Forse è in crisi, non tanto la canzone quanto il sistema che è cambiato, adesso i brani si scaricano da internet anche se io non me ne intendo. Sono fuori dal giro, non seguo più nulla, sono inconsapevole di quello che accade». Che ne dice del premio Nobel a Bob Dylan? «Ne sono felice, è stato sdoganato un certo tipo di canzone, gli è stato riconosciuto un valore letterario importante. Però mi lascia perplesso il suo atteggiamento che non va a ritirarlo, non lo capisco, qualsiasi altro impegno si poteva anche rimandare».