L'Annunciata, l'arte salvata dal terremoto a Perugia

Il capolavoro di Jacopo della Quercia esposto nella Galleria Nazionale dell'Umbria

L'Annunciata di Jacopo della Quercia

L'Annunciata di Jacopo della Quercia

Perugia, 31 marzo 2017 - Il simbolo dell’arte salvata dal terremoto ha il viso dolce, i lineamenti gentili e l’abito rosso cangiante dell’«Annunciata», capolavoro in terracotta policroma di Jacopo della Quercia, che la realizzò nei primi anni del Quattrocento. La scultura, fragilissima, è stata ritrovata miracolosamente intatta nel Museo della Castellina di Norcia devastato dal sisma e adesso svetta nella Galleria Nazionale dell’Umbria.  E’ esposta proprio nella grande sala d’ingresso del museo, inquadrata da una cornice nera, a indicare il fortissimo valore dell’operazione che ha avuto la prima presentazione pubblica e ufficiale. Una sorta di festa per il capolavoro ritrovato, con il direttore della Galleria Marco Pierini, i sindaci di Norcia e Perugia, Nicola Alemanno e Andrea Romizi, la soprintendente Marica Mercalli, l’assessore regionale alla cultura Fernanda Cecchini. «L’Annunciata – dice Pierini – è l’opera più preziosa e significativa del Museo e questa operazione è nata sull’onda della necessità, dell’entusiasmo, della rabbia. L’idea è venuta dalla direttrice della Castellina, Maria Angela Turchetti e abbiamo subito accettato di esporla a Perugia: è importante che i tesori vengano restituiti alla fruizione pubblica senza penalizzare il territorio, tanto più che gli abitanti di Norcia possono entrare gratis in Galleria. E’ giusto che siano i musei umbri ad ospitare le opere terremotate».

L’Annunciata resterà in Galleria come deposito fino a quando non tornerà a Norcia, nella sede naturale. «Per adesso all’ingresso – dice Pierini –, più avanti verrà collocata nel percorso cronologico, nelle sale del Quattrocento». Immediata anche la disponibilità del sindaco Alemanno, che ieri non ha nascosto l’emozione e trattenuto a fatica le lacrime. «Provo sentimenti contrastanti tra la felicità di vedere che le nostre opere sono accolte, amate, curate e il dolore e l’amarezza per il distacco. So che la nostra comunità sta soffrendo ma siamo riusciti a fare capire a tutti queste operazioni di salvaguardia. I beni culturali sono la nostra identità e sono la parte più colpita dal terremoto. E’ da qui che dobbiamo ricominciare». Rilancia l’assessore Cecchini. «Questa è una delle tappe di una rete solidale di interventi e collaborazioni che ha il suo cuore nel Deposito regionale di Santo Chiodo, dove sono state salvate e restaurate migliaia di opere». Il porgetto di recupero prsgeuirà l'11 aprile con l'inaugurazione al Museo del Ducato di Spoleto della mostra "Tesori della Valnerina", alla presenza del ministro Franceschini