
Calp, 'funziona coordinamento internazionale con altri porti'
"Solo con l'annuncio di uno sciopero siamo riusciti, anche grazie anche al coordinamento internazionale dei porti, a far sì che una compagnia marittima come la Cosco abbia rinunciato allo sbarco di tre container con dentro armamenti diretti a Israele". Lo annunciano con un breve video i componenti del Calp, il collettivo autonomo lavoratori portuali del porto di Genova, i famosi camalli, da sempre in prima fila nella lotta al traffico di armi attraverso il porto.
"In queste settimane ci siamo mobilitati per contrastare di nuovo col coordinamento quello che è un ulteriore traffico di armi diretto e Israele. Il coordinamento, che sta funzionando soprattutto nell'area del Mediterraneo, ha fatto sì che i portuali del Pireo in una prima fase abbiano rinunciato a sbarcare questi container per poi segnalarci l'arrivo sul porto di La Spezia e sul porto di Genova di questa merce - ha spiegato un rappresentante del Calp -. Fin da subito ci siamo mossi per capire come mobilitarci all'interno del terminal e capire in quale terminal sarebbe attaccata questa nave e abbiamo notato anche che successivamente ai porti liguri la nave avrebbe fatto scalo a Marsiglia per poi andare a Valencia"
"La notizia è una grande vittoria - prosegue il rappresentante del Calp - proprio perché è la prima volta che accade che una compagnia marittima di un peso come la Cosco ci comunichi, tramite la rivista Shippingitaly, la rinuncia di questo carico. Continueremo questo tipo di mobilitazioni a sostegno della popolazione palestinese per chiedere un cessate il fuoco immediato e per chiedere che non ci siano più traffici di armamenti nei porti civili".