
Francesca Deidda uccisa a 42 anni a San Sperate (Cagliari)
Cagliari, 2 luglio 2025 – Nessuno sconto: ergastolo con un anno di isolamento diurno. E' la condanna inflitta dalla Corte d'assise di Cagliari nei confronti di Igor Sollai, il 43enne in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere, reo confesso del femminicidio della moglie di 42 anni, Francesca Deidda, sparita da San Sperate, un paese a una ventina di chilometri da Cagliari, il 10 maggio dello scorso anno e i cui resti furono trovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito.
Igor Sollai è rimasto impassibile alla lettura delle sentenza: dopo uno scambio veloce con i suoi avvocati, è tornato di nuovo in carcere a Uta. In aula anche i genitori e le colleghe di lavoro di Francesca Deidda.
I giudici della Corte d'assise, dopo circa 3 ore e mezza di camera di consiglio, hanno confermato l'impianto accusatorio del pm Marco Cocco, riconoscendo le aggravati della premeditazione, della crudeltà e della minorata difesa, ma non quella dei futili motivi. L'imputato è stato inoltre condannato al pagamento di una provvisionale di 100mila euro, immediatamente esecutiva, ad Andrea Sollai.
Il fratello della vittima si è detto soddisfatto della sentenza, che ha ascoltato con commozione: “Ma quello che è successo non cambierà. Mia sorella non c'è e non ci sarà". Alla domanda se avesse guardato negli occhi Sollai, seduto tra le sbarre in aula, ha confermato: "L'ho fatto, l'ho guardato, ma c'è poco da dire", ha aggiunto mentre la voce gli si rompeva in gola. Si è quindi spostato a parlare con i legali e con i parenti presenti. “Non c'è da essere contenti - ha detto l'avvocato Piscitelli commentando il verdetto - Non si può parlare di soddisfazione quando c'è una persona morta e un'altra condannata all'ergastolo”.
Le parti civili avevano sollecitato risarcimenti per un totale di 1,4 milioni di euro: 500mila euro per il fratello dell'uccisa e 300mila euro ciascuno per le due zie e uno zio. La Corte ha deciso che le cifre saranno stabilite in sede civile. Nella sentenza di condanna, infine, c'è la riconsegna dell'abitazione agli aventi diritto e il pagamento delle spese processuali.