
Lo spread scende a 97,8 punti. Rallenta Stellantis, cede Snam
Piazza Affari chiude in rialzo l'ultima seduta della settimana, con l'indice Ftse Mib in progresso dello 0,74% a 39.231 punti, tra scambi brillanti per 5,83 miliardi di euro, pari al doppio di quanto passato di mano nelle 4 sedute precedenti. In calo a 97,8 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in ribasso di 2,6 punti sopra al 3,49%, mentre quello tedesco ha ceduto 0,4 punti al 2,51%.
Le voci in arrivo da Ginevra di una disponibilità dell'Iran a sottoscrivere un nuovo accordo sul nucleare hanno spinto al rialzo i listini di borsa europei, compresa Piazza Affari, dove ha prevalso Azimut (+3,83%), spinta dalle ipotesi di un ingresso di Ion Group in Tnb, la banca online in dirittura d'arrivo in partnership con Fsi. Il titolo è stato anche sospeso per eccesso di volatilità spinto dall'indiscrezione. Brillanti anche Tim (+2,9%) e Interpump (+2,52%) insieme ai bancari Bper (+2,55%), Mps (+1,94%), Popolare Sondrio (+1,82%), Mediobanca (+1,48%), Intesa (+1,31%) e Unicredit (+0,79%).
E' durata poco la corsa di Stellantis, che ha guadagnato alla fine lo 0,33% dopo aver smentito le voci sulla cessione del marchio Maserati. In ordine sparso Enel (+0,54%), Eni (+0,35%), Terna (-0,9%), Snam (-0,83%), TA2a (-0,57%), Saipem (-0,5%), Leonardo (-0,21%), Stm (-0,18%) e Cucinelli (-0,05%).