GIANMARCO MARCHINI
Sport

Motta, rabbia fuori tempo massimo: "La partita era finita, il solito Var"

Bologna raggiunto a Lecce, fallo da rigore sul portiere Falcone. Mourinho provoca: "Parlo solo portoghese"

Motta, rabbia fuori tempo massimo: "La partita era finita, il solito Var"

Motta, rabbia fuori tempo massimo: "La partita era finita, il solito Var"

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BOLOGNA

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(4-3-3): Falcone 6.5; Gendrey 6, Baschirotto 6.5, Pongracic 6, Dorgu 5.5; Gonzalez 5.5, Ramadani 5.5 (32’st Rafia 6), Oudin 6 (18’st Blin 6); Banda 6.5 (18’st Sansone 5.5), Krstovic 5.5 (12’st Piccoli 7), Strefezza 5 (32’st Almqvist 6). Allenatore: D’Aversa 6.

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski 6; Posch 6, Lucumi 7, Calafiori 5.5, Kristiansen 5.5; Aebischer 5.5 (13’st Freuler 6), Fabbian 6 (13’st Moro 6,5); Ndoye 6.5 (40’st Urbanski sv), Ferguson 7, Saelemaekers 5 (13’st Lykogiannis 7); Van Hooijdonk 5,5 (13’st Zirkzee 5,5). Allenatore: Thiago Motta 6.

Arbitro: Doveri di Roma 5,5.

Reti: 23’st Lykogiannis; 55’st Piccoli (rig).

Note: ammoniti Ramadani, Saelemaekers, Pongracic, Sansone, Calafiori. Angoli: 5-4 per il Lecce. Recupero: 1’; 10’.

Come un film che cambia il finale dopo i titoli di coda. La favola che si fa incubo. Al minuto 95 il Bologna aveva i piedi oltre l’uscio della Champions League e in pochi secondi si è ritrovato spinto fuori, nella realtà. Da quarto a settimo (complice la vittoria della Roma): dettagli, mica tanto Piccoli. Come il centravanti del Lecce che al minuto cento fa impazzire il ’Via del Mare’ mettendo nel rigore tutta la rabbia accumulata nei due gol che il Var gli aveva tolto, sempre nei finali, contro Milan e Verona. Il ragazzino made in Bergamo pareggia la splendida punizione di Lykogiannis (68’) e si prende la sua grande rivincita, resa ancor più epica dalla partecipazione del portiere Wladimiro Falcone che, in libera uscita, va a conquistarsi un rigore per fallo di Calafiori, fino a quel momento il miglior in campo.

Un risultato che dà ossigeno a D’Aversa (non vince dal 22 gennaio) e manda in crash Thiago Motta, durissimo a fine gara. Nel mirino il Var Luigi Nasca, con cui il conto è aperto da tempo. "La gara era già finita e abbiamo lasciato un’altra volta a Nasca e al Var di combinarne una delle loro. Ricordo quello che ha già fatto e continua". Il riferimento è a un Lazio-Spezia dell’aprile 2022, ma soprattutto al rigore negato a Ndoye quest’anno in casa della Juventus. L’ira di Motta investe pure l’arbitro Doveri: "Doveva fischiare prima la fine, mi sorprende abbia concesso quei minuti in più. Non voglio le scuse". Il fallo, infatti, arriva quando i 5 di recupero sono già scaduti, sugli sviluppi di un corner già lasciato battere oltre il limite. Il resto è ormai storia. Quella che il Bologna sta cercando di riscrivere con una stagione fin qui maiuscola, a cui manca però la vittoria lontano dal Dall’Ara. E qui la rabbia sconfina nel rimpianto per i tanti match-ball sperperati subito dopo il vantaggio: uno dallo stesso Lykogiannis e altri due da Ndoye e Ferguson nella stessa azione.

L’Europa, insomma, si giocherà sul filo dei nervi, terreno su cui Mourinho si muove in ciabatte. Ieri il tecnico della Roma ai microfoni di Dazn ha commentato la vittoria in rimonta parlando solo in portoghese, senza rispondere alle domande.

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