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Martina Maccioni, dalla pallavolo a testimonial della bella Valdinievole

La storia della pallavolista dell'AM Flora Buggiano, anima di un territorio da valorizzare

Martina Maccioni al servizio

Borgo a Buggiano (Pistoia), 5 dicembre 2021 - La testimonial che non t’aspetti: ideale. Chi fosse in cerca di una persona per pubblicizzare la Valdinievole, chieda di Martina Maccioni. Nata il 20 giugno del 2001 a Pescia, l’opposta (“Non mancina”) dell’AM Flora, la squadra di B2 nazionale dell’UPV, risiede a Uzzano, pratica sport a Borgo a Buggiano, ha un babbo di nome Federico che vende fiori ed è originario di Monsummano, e mamma Marcella, insegnante di Educazione Fisica all’Istituto Alberghiero, nativa di Montecatini Terme. Sorridente e autoironica, tant’è che si definisce “agonisticamente ignorante”, non può né passare inosservata, per i suoi 178 centimetri di altezza, né restare indifferente, per una spiccata propensione a fare amicizia all’istante.

Un bel volto, una buona dose di simpatia (“La nonna paterna, se può interessare, proveniva dal grossetano”), un notevole spot per la Valdinievole, dei cui natali va orgogliosa. “Ci si vive bene. D’acchito, tre luoghi che suggerirei di visitare? La zona collinare di Uzzano Castello, la frazione di Malocchio: eccellenti per camminare. Montecatini, che ha sempre il suo perché, e i paesini sopra Pescia”. Gioca poco, ma da vera sportiva desidererebbe scendere in campo di più (“Ho davanti a me Fenili, un’ottima giocatrice. Ma in questo scorcio di stagione ho giocato più dell’intera annata scorsa”), si dà da fare in allenamento e sul terreno di gioco.

“Mi impegno, sempre e comunque, sono un tipo a cui piace dare il meglio di sé in qualsiasi situazione. Certo, conosco i miei limiti: se fossi qualche centimetro più alta, avrei altri talenti. Mi ritengo la classica borghigiana: sì, sono ‘agonisticamente ignorante’, nel senso che non mollo. Mai”. Dopo aver frequentato l’Economico sociale al “Coluccio Salutati” di Montecatini, ha scoperto che “diritto, economia beh, non facevano al caso mio. Avrei voluto iscrivermi a Fisioterapia, ma è dura entrarvi e così, restando in ambito medico, ho optato per Scienze infermieristiche, a Firenze. Ho pazienza, tanta pazienza, mi dà una particolare soddisfazione aiutare gli altri. Ora come ora mi vedo infermiera di ospedale, ma sono solo all’inizio del percorso universitario, chissà quante volte cambierò idea, conoscendomi”.

Sportivissima, non si tira indietro se le proponi una partitina di pallone. “Alle superiori, quando i miei pochi compagni giocavano a calcio, mi aggregavo volentieri. Non mi spaventa cimentarmi in qualsiasi disciplina sportiva. Da piccola, i miei mi hanno fatto provare di tutto, dal nuoto alla danza, passando per karate e atletica. Sperimentai anche il volley. La scelta definitiva avvenne tardi, a 11, 12 anni: pallavolo a Borgo a Buggiano”. Meritando un plauso unanime anche da parte dei nonni, quelli paterni che non ci sono più e i materni, Paola e Giorgio. Sì, proprio una splendida promozione del territorio, Martina Maccioni.

Gianluca Barni