LORENZO VERO
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Inzaghi prima di Pisa-Frosinone: "Godiamocela. Ma il traguardo non è tagliato"

Le dichiarazioni dell'allenatore alla vigilia della sfida della Cetilar Arena, primo match point possibile per la promozione in Serie A

Inzaghi in conferenza stampa

Inzaghi in conferenza stampa

PISA, 30 APRILE 2025 – Filippo Inzaghi è emozionato. Concentrato, sì, ma è inutile nasconderci: questa partita vale tanto. Per essere precisi: la Serie A. Alla vigilia della partita, l’allenatore ha parlato in conferenza stampa per presentare la sfida contro il Frosinone. Traguardo vicino, ma guai pensare che sia tutto libero. CONDIZIONI DELLA SQUADRA - “Andiamo tutti e venticinque in ritiro. Stanno tutti bene. Qualcuno ha preso qualche giorno di riposo in più. Moreo sta bene, oggi si è allenato, non ci sono problemi. Sono tutti pronti per giocare dall’inizio. Tutti sono arruolabili, pronti a giocare. Dovrò mandarne due in tribuna. Questa sarà la cosa più complicata per me. Non sarà facile. Da qui alla fine spero di poter dare occasione a tutti. Abbiamo tanti diffidati. Non vorrei mandare nessuno in tribuna. Una partita che si prepara da sola. Sono tranquillo, sereno come sempre. Sappiamo l’importanza, lo stadio. Quello che significa. Una gara difficilissima, contro una delle squadre più in forma del campionato che non perde da tante partite. Non si è inventato nulla. La gara non è complicata, ma domani non ce ne deve essere per nessuno. Sono sicuro che la squdara, come sempre, darà una grande risposta. SUL FROSINONE – “Ho già detto, mi aspetto una gara organizzata. Pragmatico, come piace a me. Una squadra forte, già rinforzata, che ha avuto vicissitudini che l’hanno portata in quella zona di classifica. Sarà una gara complicata. Avremo uno stadio straordinario, sappiamo l’importanza che rappresenta questa partita per noi”. TRAGUARDO DA RAGGIUNGERE - “Al di là di tutto ho sempre pensato che il lavoro paghi. La cosa che oggi mi rende più orgoglioso è la crescita dei giocatori, dei tanti che c’erano l’anno scorso. Siamo orgogliosi e felici di questo. Sono nel calcio da più di trent’anni. Ma fino a quando non taglio il traguardo non sono contento. Se non vedo l’atteggiamento giusto, venerdì andiamo in ritiro. Finché non taglio la linea non è stato fatto nulla. Siamo vicini a un sogno ma non abbiamo fatto nulla”. ERA POSSIBILE IMMAGINARE CIO’ A INIZIO STAGIONE? - “Adesso sembrerebbe facile dire che ci saremo potuti arrivati qui. Ero felice che nessuno ci mettesse tra i favoriti. Partire un po’ dietro le quinte ci avrebbe fatto nascondere un po’, pensare che non eravamo tra i più forti. Io ci ho sempre creduto tantissimo, ma anche la società. Qualcuno di questi giocatori li conoscevo, sapevo che creando l’alchimia giusta, lavorando tanto, dimostrando di essere più forti di quanto dimostrato, avremmo potuto fare qualcosa di importante. Ero sicuro di andare ai playoff, sognavo che si potesse creare qualcosa di unico. Sapevo che si sarebbe potuto lavorare nel modo che piace a me. Quando ho trovato queste situazioni, il risultato è sempre stato portato a casa. Ora siamo all’ultima corsa, la più emozionante, la più bella. Dirò alla squadra di godersi il momento, di giocarsela. Ma per vincere servirà una grande partita. So che sono pronto. Mi auguro che regalino un’altra grande partita alla nostra gente. Domani non ce ne deve essere per nessuno”.

VERSO LE PROSIME GARE – “Pensare alle prossime gare? Faccio già fatica a pensare a domani. La cosa che mi sento di dire è che domenica cambieremo sei, sette, otto giocatori rispetto a giovedì. Ho un gruppo fantastico. Se siamo arrivati qui è per non un singolo, ma tutto il gruppo, straordinario”. SU TRAMONI – “Sapete cosa penso. L’ho già trovato a Brescia, ed era straordinario. L’ho sempre fatto giocare. Sapevo di avere la fortuna di ritrovarlo. Non diciamoglielo troppo forte, ma merita altri palcoscenici. Purtroppo ha subito un infortunio grave che continua a portarsi dietro. Se avesse giocato tutte le partite, magari avrebbe vinto la classifica cannonieri. Lo meriterebbe. PARTITE IN CONTEMPORANEA – “Son contento. Giochiamo senza pensare agli altri, inutile nasconderlo. È chiaro che tutti avevamo la testa alla partita dello Spezia prima, come successo nell’ultima giornata”. Lorenzo Vero