
Ha festeggiato i 22 anni recentemente, Azzurra Iacopini
Borgo a Buggiano (Pistoia), 7 ottobre 2021 - Storie che sfociano nelle leggende, chissà. Che si tramandano oralmente. E allora chissà se risponde a verità (o è soltanto leggenda appunto) che una volta le abbiano gridato, da un motorino lanciato a tutta velocità, “sei bella come il Padule di Fucecchio”. Il responsabile avrebbe sbagliato i modi, la forma, specie di questi tempi: rischierebbe l’accusa di molestia. Non la sostanza, però, perché se altezza è mezza bellezza, lei che è 186 centimetri è a buon punto. Quanto alla magnificenza del Padule, tutti d’accordo (anche in questa singolare società). Azzurra Iacopini, pallavolista di ruolo centrale, introdotta a Borgo a Buggiano, nell’AM Flora che il 16 ottobre debutterà nel campionato nazionale di B2, dal diesse Sergio Profeti, è nata il 30 agosto del ’99 a San Miniato, ma è fucecchiese doc.
Un tempo riservata, quasi timida, si è sciolta grazie allo sport e oggi fa amicizia in fretta, ama tenere profili social (su Instagram va per i 2mila follower), girare (anche per il Padule) e fermare pensieri sul proprio diario. “Essendo di Fucecchio, il Padule è un modo di rilassarsi, ritemprarsi: ci vado spesso. E il destino mi ha condotta in Valdinievole, col quale lo condividiamo. Ah, che belli Padule e Valdinievole: chissà che un giorno non possano far parte del mio lavoro”. Già, dopo il volley, ché è tempo di giocare. Iscritta a Lingue e Letterature straniere all’Università di Pisa, desidererebbe specializzarsi in Letterature euroamericane.
“Potrei diventare un sacco di cose – assicura –: un critico letterario, che potrebbe occuparsi, raccontandolo soprattutto agli stranieri, del Padule di Fucecchio, delle sue meraviglie. Guida turistica o meglio, guida museale: il Padule è un museo a cielo aperto, ove ammirare le biodiversità”. Una passione, quella per le lingue estere, che l’ha portata a frequentare il Liceo linguistico a Empoli e al suddetto iter universitario.
“Sin dalle elementari, notai che avevo predisposizione a imparare l’inglese. Poi ne ho imparate altre. Potrei mettere a frutto le mie conoscenze. Che ne so, riuscendo a portare gli americani da queste parti, a fare in modo che diffondano il verbo del Padule”. Intanto c’è una stagione sportiva e una nuova maglia da onorare. “Sono contenta di essere approdata a Borgo a Buggiano, paese davvero carino e squadra che ha voglia di arrivare, di lavorare e crescere: un bell’ambiente. Tranne Becucci, siamo tutte o quasi novelline di cadetteria e quindi desiderose di sperimentarci nella nuova serie, di dimostrare che ci possiamo stare. Parto dietro a due ottimi elementi quali Bettaccini e Grosso, ma come ogni atleta voglio giocare e di conseguenza mi darò da fare per convincere l’allenatore a impiegarmi”. Sospinta da babbo Daniele, mamma Laura, ex pallavolista, dalla sorellina Elisa, anch’ella alta e promettente giocatrice. E dalla serenità che infonde il Padule.
Gianluca Barni