Acciaio, nuovo stop per le rotaie

Acciaierie Piombino: stop produzione rotaie Jsw e investimenti Metinvest confermati. Sindacati preoccupati per futuro lavoratori. Progetti contrastanti, incertezze in vista.

Due notizie sul fronte delle Acciaierie. Da una parte il nuovo stop del treno rotaie, la linea di produzione rotaie di Jsw. Dall’altra invece la conferma degli investimenti da parte di Metinvest, con l’ad Yury Ryzhenkov.

Quindi, un elemento negativo da un lato e uno positivo dell’altro. Ma i sindacati se accolgono con cauto ottimismo i nuovi progetti, sono preoccupati per quello che accade nell’immediato e che pone interrogativi sul futuro dei lavoratori.

"La direzione aziendale Jsw ha comunicato ai coordinatori Rsu i programmi di produzione per aprile: si ferma nuovamente la marcia del treno Rotaie il 9 aprile, senza conoscere ad ora una data di ripartenza". Così il coordinatore Rsu UIlm Daniele Pallini. "Dopo la firma del memorandum avvenuta il 1° marzo – spiega Pallini – l’unico impianto previsto in marcia dal suddetto memorandum, continua non avere continuità. I timori purtroppo diventano pericolose certezze, per questo motivo nella prossima settimana saranno convocati gli esecutivi di Fim Fiom e Uilm che dovranno dare inizio ad un percorso di incontri con le istituzioni firmatarie del memorandum, pur consapevoli che sono previsti 120 giorni per la stesura degli accordi di programma (Jindal e Danieli/Metinvest ), le preoccupazioni per il futuro del nostro stabilimento diventano sempre più realistiche, perché dopo la decisione del gruppo Jsw di abbandonare le storiche produzioni di barre e vergella a Piombino, anche le continue fermate della produzione delle rotaie, oltre a mettere a grave rischio un impianto già carente e bisognoso di investimenti, non pone le basi ad una ripresa produttiva dell’area industriale di Piombino".

Infine le parole di Yury Ryzhenkov, che sono un dato positivo: "Metinvest si è impegnata a costruire una nuova acciaieria verde a Piombino attraverso un Accordo di programma con il ministro del Made in Italy, e che pensiamo di finalizzare nei prossimi 3-4 mesi in modo da avere un piano preciso di intervento".

Maila Papi