
Niccolò Bonacchi, primo e unico pistoiese campione agli Italiani Assoluti
Pistoia, 14 maggio 2020 - Un periodo di libertà dal lavoro o dagli obblighi scolastici in coincidenza con festività, turni di riposo o altre circostanze: ecco il significato di vacanza per il Sabatini Coletti. “Ne parlavo giusto con mia mamma: l’ultima volta che ho trascorso un periodo di ‘vacanza’ così lungo, avevo appena 12 anni”. Va per i 26 (li compirà il prossimo 1° novembre) Niccolò Bonacchi, il cinque volte campione italiano dei 50 metri dorso, il primo e sinora unico pistoiese a vincere un titolo ai Campionati Italiani Assoluti di nuoto (oltre a medaglie di valore mondiale e continentale). La sua quarantena, nella splendida residenza del Parco Puccini Bonacchi a Pistoia, non è la peggiore che si possa vivere, ma è indubbio che a un nuotatore di razza come lui, l’acqua manchi da morire.
“Ci ho passato e ci passerò ancora per qualche anno le mie giornate, le settimane, i mesi. Al massimo, quando va bene, puoi fare un mesetto di stacco dallo sport, ma capita raramente. Il nuoto è questione di testa, di motivazioni, più che ancora di fisico, d’età: ora come ora, le motivazioni non mi mancano. Ho voglia di tornare in piscina, anche se non so quando potrà succedere”. Nel frattempo, le principali competizioni nazionali e internazionali sono state annullate: le seconde rinviate di un anno (Olimpiadi ed Europei), le prime almeno sino al prossimo autunno. Da una stagione all’altra, senza passare dal via. Visto che a metà ottobre del 2019 Bonacchi difendeva i colori dell’Italia ai Mondiali militari che si tennero a Wuhan, in Cina, proprio nella città ove la pandemia di Covid-19 ha avuto inizio.
Con grande correttezza, lui tesserato di Nuotatori Pistoiesi e Centro Sportivo Esercito, ci anticipa. “Sulla questione-Wuhan non posso dire nulla: l’Esercito ci ha chiesto il rispetto del silenzio”. Noi che seguimmo le sue gesta, seppure a distanza, ricordiamo il bronzo conquistato nei 50m dorso, e nessun problema di salute riscontrato, una volta rientrato in Italia. Tra l’altro, al suo ritorno sul suolo italico s’iniziarono a registrare i primi casi della normale influenza, ma Bonacchi non ne fu colpito. Restò affascinato dall’organizzazione cinese e soprattutto dalla stupenda struttura in cui gareggiò e che a Pistoia, purtroppo, resta una Chimera.
“Andò meno bene che quattro anni prima, ai Mondiali militari in Corea: lì colsi un argento nei 50m dorso e una medaglia nella staffetta – rammenta –. Il tentativo di qualificazione ai Giochi Olimpici di Tokyo? È rimandato al prossimo anno. La mia sensazione, al momento, è che la nostra annata sia finita, si sia fermata al 17 marzo, allorché agli Assoluti di Riccione avremmo provato a realizzare il tempo per i Giochi a cinque cerchi. Se tutto andasse bene, se la pandemia fosse arrestata, ricominceremmo a settembre, con la stagione 2020/21”. Intanto lui si è tenuto in forma correndo e allenandosi nella parte privata del Parco Puccini Bonacchi, che gestisce – per eventi, matrimoni, visite guidate – coi fratelli Raffaello e Luigi. “In casa c’è pure una piscina, ma non adatta al nuoto: non l’ho potuta utilizzare, non potendo muovermi e acquistare i prodotti per sanificare l’acqua. Ma garantisco: non ho preso un chilo”. Beato lui. Il campione. Il nostro campione.
Gianluca Barni