Centenario di Vittorio Gassman, a Firenze fondò la Bottega Teatrale

Il grande attore, regista e scrittore era nato l'1 settembre 1922

Vittorio Gassman e Jean Louis Trintignant nel Sorpasso

Vittorio Gassman e Jean Louis Trintignant nel Sorpasso

Attore, regista, sceneggiatore, scrittore, doppiatore, artista a tutto tondo, complesso e compulsivo, un gigante del Novecento, profondamente radicato nell'immaginario collettivo. Avrebbe compiuto 100 anni Vittorio Gassman (era nato a Genova l'1 settembre 1922 e scomparso a Roma il 29 giugno 2000). Magnetico, versatile, istrionico, un 'mattatore' (dall'omonimo spettacolo televisivo condotto nel 1959), un professionista eclettico e multiforme, severissimo nel suo lavoro, 'al limite del maniacale' è stato scritto. Sperimentò tutti i campi dell'arte e del sapere. Teatro, cinema, televisione collaborando, tra gli altri, con Salvo Randone ('Otello' nel quale alternava ogni sera i ruoli del Moro e di Jago), Mario Monicelli ('I soliti ignoti', L'armata Brancaleone, 'La grande guerra'), Giuseppe De Sanctis ('Riso amaro'), Dino Risi ('Profumo di Donna', 'Anima persa', 'Il sorpasso'), Ettore Scola ('C'eravamo tanto amati', 'La terrazza', 'La famiglia') a teatro all'inizio della carriera, negli anni '40, con Luchino Visconti ('Un tram che si chiama desiderio' di Tennessee Williams, 'Oreste' di Vittorio Alfieri, 'Rosalinda o come vi piace' di Shakespeare) e prima ancora King Vidor (un cameo in 'Guerra e Pace').

Non disegnò la tv con brevi apparizioni in programmi popolari (con Mina, Corrado, Pippo Baudo a 'Studio Uno' e 'Canzonissima'), impartendo una dose di sana ironia nel programma 'Tunnel' in cui 'recita' in modo formale, serissimo, con toni aulici, documenti quali la bolletta del gas, il menù del ristorante, gli annunci economici. 

Inarrestabile divulgatore Vittorio Gassman ha diretto film, molti dei quali, dal sapore fortemente autobiografico ('Kean- Genio e sregolatezza', 'L'alibi', 'Senza famiglia, nullatenenti cercano affetto'), scritto libri e pubblicato 'memoir' ('Lettere d'amore sulla bellezza', Memorie dal sottoscala, 'Ulisse e la balena bianca'), beniamino di celebri registi internazionali quali Atman, Delvaux, Jaime Camino, Barry Levinson, non ha mai abbandonato la sua grande passione, il teatro, fondando a Firenze quella Bottega Teatrale che diresse orgogliosamente e con passione dal 1979 al 1991.

Una mostra a Roma (Auditorium Parco della Musica) ne ha celebrato il mito e la grandeur con materiali inediti che ne hanno ricostruito la carriera e la personalità, non solo attraverso la sua immensa cinematografia, ma anche attraverso costumi, oggetti di scena, diventati icone -simbolo di un'epoca, come la Lancia Aurelia utilizzata nell'indimenticabile 'Sorpasso' accanto a Jean- Louis Trintignant. Per celebrare Vittorio Gassman nel giorno del centenario della sua nascita, inoltre, l'1 settembre (ore 19) verrà presentato alla Casa del Cinema di Roma (Sala Deluxe), il documentario di Fabrizio Corallo 'Sono Gassman! Vittorio re della commedia' (Italia, 2018).

La proiezione sarà preceduta da brevi interventi di Miguel Gotor, assessore alla Cultura di Roma Capitale, di Paola Gassman, Ricky Tognazzi e dello stesso regista. 'Sono Gassman! Vittorio re della commedia' (vincitore di un Nastro d'Argento e del Premio Flaiano) è un docufilm scritto e diretto da Fabrizio Corallo che rievoca in circa 90 minuti il percorso artistico e umano di Vittorio Gassman, attraverso interviste a familiari, colleghi e amici, brani di film (con particolare riferimento agli anni d'oro della cosiddetta 'commedia all'italiana'), spettacoli teatrali e filmati tratti dagli archivi di Teche Rai, Luce Cinecittà e Mediaset. 

Accanto ai filmati d'epoca in cui il protagonista si racconta in prima persona e viene rievocato da Dino Risi, Mario Monicelli ed Ettore Scola, nel docufilm 'Sono Gassman! Vittorio re della commedia' anche le testimonianze dei quattro figli, Alessandro, Paola, Vittoria e Jacopo e di Emanuele Salce, cresciuto con sua madre Diletta e con Vittorio Gassman e da lui considerato un figlio a tutti gli effetti. E poi i compagni di indimenticabili avventure, come Stefania Sandrelli, Gigi Proietti, Jean-Louis Trintignant, Giancarlo Giannini e Giovanna Ralli, senza dimenticare naturalmente gli esponenti di punta della commedia italiana recente da Carlo Verdone a Paolo Virzì e Paola Cortellesi, da Diego Abatantuono e Massimo Ghini, sino ai figli d'arte, Marco Risi e Ricky Tognazzi, a Renzo Arbore, Valerio Caprara e Maurizio Costanzo, attenti osservatori del costume nazionale.