Il mago Silvan
Scandicci, 2 febbraio 2020 - La prima magia? Un teatro da 900 posti tutto esaurito. Con un pubblico di tutte le età, a partire da chi ha divorato la tv dagli anni Sessanta in poi, Non per niente lo spettacolo "A tu per tu, 100 minuti di impossibile" del mago Silvan inizia con un estratto delle trasmissioni Rai che lo hanno visto protagonista. Ma come ha detto lo stesso Silvan, 83 anni portati benissimo, non siamo in Tv e le magie si possono ammirare su un palcoscenico. Se il trucco c'è ma non si vede, dal vivo questo è ancora più evidente. Silvan fa leva su una grande esperienza che gli permette di condurre una serata di due ore senza soste o tempi morti. A lui inoltre non manca una vocazione teatrale per sorreggere i suoi numeri.
Prestidigitazione, mentalismo, telepatia, manipolazione si susseguono senza sosta in uno show in cui è regista il figlio Stefano Salvoldello con le coreografie di Sveva Mattarino. La stessa Sveva è protagonista della lievitazione in alto, oltre a entrare in un sarcofago per essere suddivisa in tre parti. Ma oltre agli assistenti sul palco, Silvan ha bisogno del pubblico per mostrare al meglio le sue capacità di mentalismo e telepatia, mentre il finale è dedicato alle carte e alla visione delle mani del mago, veri e propri strumenti del mestiere che durante la serata dirigono movimenti di persone e attrezzature sul palcosenico.
Uno spettacolo divertente, che ha riportato molti spettatori nel passato ma che mostra anche l'attualità di un genere tutt'ora molto popolare.