Andrea Agresti, la Iena canterina e il suo nuovo disco

Sta uscendo il nuovo album dell'artista di Valenzatico (Quarrata), che ha casa a San Baronto, ma risiede da alcuni anni a Milano

Andrea Agresti in sala di registrazione

Andrea Agresti in sala di registrazione

Lamporecchio (Pistoia), 13 aprile 2021 - Ricordate la pantera, che per un certo periodo tutti avvistavano dappertutto? Una specie di leggenda… metropolitana (o qualcosa di molto simile). Bene, fate attenzione: un raro esemplare di iena canterina è stato avvistato in Valdinievole. È Andrea Agresti, pistoiese di Valenzatico, ma da anni con casa a San Baronto.

La “Iena” di Italia Uno, da 7 di stanza a Milano, ove vive con la dolce metà Sabrina e i gemelli di 5 Luca e Carolina, si trasferì nel comune di Lamporecchio una quindicina di anni fa. “Ma ora, con questa pandemia, è un po’ di tempo che non vi faccio ritorno”, confessa. Intanto, reduce dai successi televisivi e canori (“Mi sono rotto”, con Claudio Lauretta e Davide De Marinis, dedicata proprio all’emergenza sanitaria), è pronto a uscire con un concept album sulla comunicazione contemporanea e la (presunta) felicità che infonde.

“Si tratta del mio quarto album, che non ha ancora un titolo definitivo, ma un bel po’ di tracce tutte dello stesso tema. Da ‘Giga robot d’acciaio’, sulla gioia che dà l’avere molti giga a disposizione, a un brano sulla postura della persone, perché oggigiorno siamo tutti proni sui cellulari, da cui non distogliamo mai lo sguardo”. Dopo “Agresti domiciliari” del 2003, “Iena ridens” (2009) ed “Enzimi digestivi” (2013), il 2021 ci porterà in dono l’ultima fatica, realizzata con un giornalista, Marco Brogi, coautore dei testi, e Damiano Innocenti Chiti, protagonista degli arrangiamenti delle musiche di Agresti.

“Le canzoni servono per svagarmi – sottolinea lui, giunto alla diciassettesima stagione a ‘Le Iene’, dopo esser passato da Rtv38, Canale 5 (‘Striscia la notizia’), programmi e ospitate in Rai –. Sono contento che sia piaciuta ‘Mi sono rotto’. Com’è nata? Da uno scontro al supermarket con Davide De Marinis, tra i nostri carrelli della spesa. Era un po’ che ci rincorrevamo, dai tempi di ‘Tale e quale’. L’idea è mia. Dopo il singolo ‘Andrà tutto bene’, durante il lockdown, ho suggerito… un lato B. Visto che non è andato tutto bene, ‘Mi sono rotto i cog…’ mi pareva più giusto. Ecco il brano, scritto e musicato da De Marinis. Il titolo ‘Mi sono rotto’ è un grido che serve a scaricare la tensione provocata da questo periodo travagliato.

Lauretta, attore, speaker radiofonico e imitatore, ha inserito una imitazione di Renato Pozzetto, uno dei suoi cavalli di battaglia. Mi pare che sia venuta bene”. Ne ha fatta di strada dai tempi delle prime incursioni a Emmeradio o dei siparietti comici, questo ex studente del “Barone de’ Franceschi”, atleta-podista, diplomato Isef. “Il tempo scorre. Pensate un po’: 29 anni fa, nel ’92, registrai il mio primo brano, con la band ‘Dipinti a mano’, nella soffitta di Luciano Innocenti. C’era un bimbetto che girovagava per casa. Quel bimbetto era Damiano Innocenti Chiti, con cui ho lavorato per il disco. Da un lato bello, dall’altro…”, finiamo noi la frase (avete capito il perché).

“Appena finirà tutto e si potrà girare liberamente – non solo per lavoro – ritornerò in Valdinievole: San Baronto è un posto splendido. Oh, non prima di una capatina da Moreno e ‘la Daniela’, i miei genitori. Se ho fratelli e sorelle? Ma secondo voi, dopo aver messo al mondo uno come me!?”. Giusto, si sono spaventati. Scherzi a parte, era venuto talmente bene che inutile tentare di migliorare: quando raggiungi il massimo al primo colpo, beh non resta che godersi il successo. Tra i tanti, ottenuti dal nostro, il beccare sapientemente quelli che Sordi definiva i “birbaccioni”. “Oh, gli unici che non ho mai colto sul fatto sono coloro che scaricano i rifiuti a cielo aperto (e anche nel pistoiese sono molti): l’ignoranza e la maleducazione sono più forti. Per ora”.