Supply chain da rinforzare "In campo tecnologia e intelligenza artificiale"

FIRENZE

"E’ necessario un ripensamento delle ‘supply chain’ che passi, in primo luogo, dall’adozione di nuove tecnologie". A spiegare come riorganizzare le catene di approvvigionamento, usando strumenti come intelligenza artificiale e "machine learning" (apprendimento automatico ndr) è Massimiliano Notturno, partner di PwC Italia.

"L’incertezza causata dalla pandemia e dalla guerra ha reso la "supply chain" ancora più delicata e cruciale – spiega –. L’inceppamento delle catene di fornitura globali è iniziato nel 2020 ed è proseguito nel 2022. Ripensare le supply chain significa prendere coscienza dell’eccessivo allungamento che hanno sperimentato durante l’ultima ondata di globalizzazione, a cui si potrebbe porre rimedio. Dal 2011, secondo i dati dell’European Reshoring Monitor, circa 250 aziende hanno avviato progetti di rilocalizzazione in Europa o nel proprio Paese di origine, ma solo 140 hanno portato a termine il processo. Inoltre, il 47% dei casi analizzati si riferisce ad aziende che hanno rilocalizzato da nazioni dell’Area Economica Europea".

Oltre alla componente logistica e strategica, esiste quella della resilienza e sostenibilità. "Le imprese – prosegue Notturno – dovrebbero affiancare alla convenienza economica altri criteri nella scelta dei fornitori, come il rischio geopolitico e la sostenibilità nel lungo periodo delle modalità di approvvigionamento. A febbraio 2022, è stata pubblicata dal Parlamento e dal Consiglio Europeo la proposta sulla "Corporate Sustainability Due Diligence" che stabilisce norme sugli obblighi di diligenza delle imprese (anche in materia di cambiamento climatico), sui doveri degli amministratori e sulla tutela delle persone che segnalano violazioni".

Li.Cia.