Sulla strada del rilancio: "Infrastrutture efficaci e semplificazione vera". E’ la strategia di Giani

Dopo la boa di metà mandato il governatore toscano lancia le priorità per far ripartire la "locomotiva" del Centro Italia. Fiducia all’interconnessione tram-ferrovia e fondi per le imprese.

Sulla strada del rilancio: "Infrastrutture efficaci e semplificazione vera". E’ la strategia di Giani

Sulla strada del rilancio: "Infrastrutture efficaci e semplificazione vera". E’ la strategia di Giani

di Luigi Caroppo

FIRENZE

L’accelerazione per la ripresa deve puntare soprattutto su due elementi cardine di sviluppo: realizzare infrastrutture efficaci e limitare il peso della burocrazia. Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani sa bene che la svolta a favore delle imprese e dei territori passa da qui.

"I temi delle infrastrutture e i temi della semplificazione sono quelli su cui io mi sono mobilitato nel cercare da un lato di offrire una prospettiva di modernizzazione della Toscana e dall’altra una semplificazione burocratica, già nostro punto di riferimento per leggi e regolamenti".

In Toscana proprio a marzo è in programma la firma del Fsc- Fondo sviluppo e coesione che trasferisce dalle casse dello Stato alla Toscana oltre seicento milioni.

"E’ importante come già accaduto per altre quattro Regioni la firma del protocollo che diventa un accordo fra Stato e Regione. Il Fsc per la Toscana è 683 milioni, 110 già anticipati e utilizzati per le scuole, mentre altri 41 anticipati per le bonifiche a Piombino".

Come impiegate il Fondo?

"Le priorità sono gli interventi relativi a strade e mobilità, poiché le strade non sono ammesse a finanziamento dai fondi europei e nel Pnrr. L’intervento più consistente si riferisce alla tramvia per Sesto Fiorentino che collegherà di fatto a tutta la rete tramviaria alla stazione ferroviaria di Castello diventando il principale asse di interconnessione. Castello potrà consentire a tutta l’utenza proveniente da Lucca, Montecatini, Pistoia, Prato di avere accesso con rapidità verso il centro direzionale di Firenze e la nuova stazione Alta Velocità in via Circondaria-viale Corsica".

Lei ha sempre rivendicato attenzione alla Toscana diffusa.

"Certo, e la distribuzione delle risorse va in tal senso. Ad esempio è previsto un intervento che rivoluziona l’accessibilità al Monte Amiata, sulla strada detta ‘Cipressino’; interventi stradali anche per l’area metropolitana fiorentina, Campi Bisenzio, Signa, Lastra a Signa, la Valdinievole, per la tangenziale di Cortona e, a Livorno, per gli assi che riguardano la connessione del nuovo sottopasso stradale alle ferrovie, che consente l’intervento sulle Terme Corallo; sull’asse stradale che dal viale XI agosto che conduce all’ospedale di Careggi a Firenze, interventi sulla viabilità a Lucca".

Ci sono anche interventi strutturali.

"Forte l’intervento sull’area di Cisanello a Pisa, dove si prospettano risorse sia per la continuazione del plesso ospedaliero che per un ulteriore lotto della tangenziale nord ovest di Pisa, la ristrutturazione, come sede per l’Azienda del Diritto allo studio universitario, di Sant’Apollonia a Firenze".

E sui territori?

"Nei territori, accanto alle strade, c’è un forte impegno per la difesa suolo e sul piano casa; e attenzione per il diritto allo studio universitario, con la ristrutturazione della residenza Tolomei a Siena e quella Fascetti a Pisa".

Si è impegnato molto su Piombino anche perché è stato nominato da Draghi commissario per il rigassificatore.

"Su Piombino con il Fsc sono concentrati 41 milioni per le bonifiche; 4,4 milioni per la viabilità della strada principale e 4 milioni per lo stadio. Il rigassificatore che sta funzionando con assoluta linearità, esattamente come lo avevamo prospettato, ha generato una attenzione su Piombino che oggi vede addirittura due gestori impegnati nella rigenerazione dell’attività siderurgica potendo offrire con i forni elettrici prospettive di uno sviluppo sostenibile in grado di assicurare occupazione e tecnologia".

Fidi Toscana e Firenze Fiera. Quali prospettive?

"Firenze Fiera con i risultati che stanno emergendo quest’anno è tutt’altro che una spina nel fianco, ma una risorsa che si sta rilanciando. Si parla di un fatturato aumentato di più di 5 milioni arrivando vicino ai 20 milioni, un record con utili d’esercizio fra i 600 e 800mila euro.

Per quanto riguarda Fidi Toscana, mantenere il controllo pubblico è fondamentale per sostenere lo sviluppo economico delle imprese. Attraverso vari fondi noi prospetteremo alle imprese contributi per oltre 500milioni di euro nei prossimi 5 anni".