Energia: accelerare sulle fonti rinnovabili

C’è margine per coprire fino al 58,4% del fabbisogno

FIRENZE

La dipendenza dei paesi europei dall’importazione di fonti energetiche dalla Russia favorisce l’incremento dei prezzi dell’energia. Infatti, nel 2021 l’Ue ha dovuto importare il 58% del suo fabbisogno e la Russia ha garantito il 24,5% degli import, fornendo il 40% del consumo europeo di gas, il 27% di petrolio e il 46% di carbone. La dipendenza è molto accentuata per l’Italia: nel 2021 il 74,9% del fabbisogno nazionale è stato importato e il 96% della domanda italiana di gas è stato fornito dall’estero.

Il 39,86% dell’import di gas in Italia è stato coperto dalla Russia. Dato che il gas naturale compone il 40,9% del mix energetico nazionale e il 52,9% della generazione elettrica, variazioni del prezzo del gas si sono riflesse direttamente sul prezzo dell’energia. Per sostituire il gas russo, il governo italiano ha già stretto accordi con altri fornitori (Algeria, Azerbaijan, Qatar, Congo, Angola, Mozambico e Usa) e acquistato due rigassificatori galleggianti. Ciò nonostante, l’Italia dipende ancora dalla Russia per circa il 9% del suo import di gas. In questo quadro è evidente che lo stop completo degli arrivi dalla Russia avrebbe gravi ripercussioni sull’economia italiana.

La situazione attuale rende evidente la necessità di accelerare il percorso di decarbonizzazione. Nel 2022 le rinnovabili hanno coperto il 31,1% della domanda di energia elettrica italiana, ma ci sarebbe il margine per aumentare questa produzione fino al 58,4% secondo le stime di A2A. I forti incentivi statali e la crisi hanno dato un forte impulso alla realizzazione di nuovi impianti green, consentendo di installare 1.989 Megawatt di nuova potenza rinnovabile (al 30 settembre del 2022), il 146% in più dello stesso periodo del 2021. La nuova potenza alla fine del III trimestre è costituita da 1.572 Mw di fotovoltaico (+159%), 381 Mw di eolico (+112%) e 37 Mw di idroelettrico (+66%). In questo contesto, un ruolo importante potrebbe essere ricoperto dai Renewable Power Purchase Agreement (Ppa), che permetterebbero di ridurre i costi energetici e proseguire il percorso di decarbonizzazione.

(Testo a cura dei Partner PwC Italia - Firenze)