Bando “Valore Museo”: innovazione e formazione. Un’iniziativa della Fondazione CR Firenze

Venti strutture e venti ragazzi under 35 per la seconda edizione

Nazione Solidale

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Innovare e formare in ambito di management culturale. Questi sono gli obbiettivi della seconda edizione di “Valore Museo: innovazione e formazione per i musei e i giovani della Toscana”. Si tratta di un bando, nato nell’ambito del progetto “Piccoli Grandi Musei”. L’iniziativa, ideata e finanziata

da Fondazione CR Firenze (che prevede uno stanziamento pari a 200mila euro), è realizzata in partenariato con la Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, oltre che con la collaborazione di Icom - International Council of Museums e del Polo Museale Toscana, e con la consulenza di

Fondazione Fitzcarraldo.

Ai dodici giovani e ai dodici musei dell’edizione precedente si sono aggiunti adesso altri sei ragazzi (sempre under 35) e sei poli museali (più due riserve), selezionati nella graduatoria stilata in occasione della precedente edizione. Il loro compito, e l’obiettivo del bando, è concorrere alla risoluzione di problematiche legate al management dei musei: dotati di alte competenze dal punto di vista scientifico, conservativo e curatoriale, hanno bisogno di implementare le competenze legate alla comunicazione, al marketing e al fundraising, grazie sia al rafforzamento delle professionalità interne sia all’impiego delle capacità di giovani professionisti specializzati nel settore.

I nuovi musei vincitori sono: Maec – Accademia etrusca (Cortona), Fondazione Horne (Firenze), Museo di storia naturale (Università di Firenze, sezione geologia e paleontologia), Museo di San Marco (Polo museale della Toscana), Sistema museale Chianti e Valdarno Fiorentino (Area metropolitana fiorentina), Magma – Museo delle arti in ghisa nella Maremma (Follonica). «La realtà museale della zona metropolitana di Firenze, Arezzo e Grosseto – ha detto il direttore della Fondazione CR Firenze, Gabriele Gori - è un patrimonio di inestimabile valore e, con questa iniziativa abbiamo inteso valorizzarlo, unendovi insieme la formazione dei giovani under 35. Proprio su di loro, un domani, ricadrà il compito di proseguire questa funzione di conservazione del patrimonio storico-culturale».