La sfida educativa "Percorso di formazione che aiuta a maturare"

di Teresa Madeo*

FIRENZE

Il Campionato di Giornalismo promosso da La Nazione è occasione di dialogo diretto con tutti gli studenti delle scuole secondarie di primo grado e degli ultimi due anni della scuola primaria di Toscana, Umbria e della provincia de La Spezia (le aree di diffusione del quotidiano). Un laboratorio giornalistico con l’obiettivo di far conoscere meglio il quotidiano, attraverso un vero e proprio “viaggio” che consente di imparare a servirsi del giornale come strumento di nuove conoscenze e di analisi che consente di avvicinare i ragazzi e le ragazze al mondo del giornalismo e spronare le loro abilità di scrittura quotidiana, che favorisce lo sviluppo della formazione e della cultura generale.

Un progetto che vede protagoniste le ‘giovani penne’ è un valore aggiunto per gli studenti delle nostre scuole. Una iniziativa che, più in generale, rappresenta un momento aggregativo, formativo e didattico che testimonia l’impegno della società a sostegno dell’istruzione e del sistema scolastico. Un progetto dall’elevato valore didattico non solo in termini di sviluppo delle competenze digitali e di scrittura, ma anche dal punto di vista della costruzione di un clima di classe positivo, entro il quale i ragazzi e le ragazze possano esprimersi con creatività e spontaneità rafforzando la percezione del sé in contesti di autonomia e in relazione agli altri, perché le dinamiche della redazione giornalistica, infatti, aiutano a costruire il sé attraverso gli altri, mediante processi cooperativi di scambio di informazioni, di orientamento agli obiettivi comuni, di costruzione di notizie condivise.

E’ tanto importante sapersi confrontare con gli altri e riflettere sulle proprie storie personali (e non solo) in relazioni agli altri. Serve a crescere e a sviluppare una personalità non egocentrata, ma inclusiva. Orientarsi agli altri per crescere come individuo. Obiettivo ambizioso all’interno del quale anche il docente si pone come facilitatore, mediatore, accompagnatore, senza influenzare i processi, ma aiutando i ragazzi e le ragazze a compierli, attraverso strumenti particolarmente efficaci per la costruzione di uno storytelling di classe, laboratori narrativi a sfondo giornalistico o biografico. Strumenti di narrazione e di inclusione allo stesso tempo in un processo di apprendimento che segue la logica della ricerca, progettazione e rielaborazione creativa della conoscenza e della realtà.

E’ uno strumento estremamente valido, perché offre agli studenti l’opportunità di leggere il proprio presente, di esprimersi, di comunicare dentro e fuori l’habitat scolastico.

* Ufficio Scolastico Regionale

per la Toscana