Acqua, il bene più prezioso "Un piano di interventi in tutta la regione per un’estate tranquilla"

Mazzei (Autorità idrica toscana): "I bacini per fortuna sono pieni e nel frattempo continuano le azioni sugli acqueotti per ridurre le perdite. Altri miglioramenti grazie ai progetti finanziati col Pnrr".

FIRENZE

La scorsa estate eravamo a rischio siccità. La prossima estate parte con le falde e i bacini artificiali toscani pieni d’acqua. In Romagna ne è piovuta talmente tanta che ha messo in ginocchio un grande territorio. Ne parliamo con Alessandro Mazzei, direttore generale dell’Autorità Idrica Toscana, che è sponsor regionale di Cronisti in classe.

Direttore, c’è il rischio di scarsità d’acqua per l’estate che sta arrivando?

"Dai dati in nostro possesso al momento posso garantire che siamo fuori dall’emergenza idrica. L’invaso di Bilancino è pieno e quello di Montedoglio è al massimo della sua capienza. Anche il bacino del Serchio, che nel 2022 era in uno stato di sofferenza, ha ripreso le sue caratteristiche di portata che ci fanno credere che il peggio è passato. Ora tutto dipenderà dall’andamento meteo del mese di giugno".

Nei giorni scorsi, in concomitanza col disastro della Romagna, abbiamo sentito parlare di smottamenti e rischio idrogeologico in Mugello. Ci sono problemi?

"Questo tipo di valutazioni non sono fatte dall’Autorità Idrica, ma dalle Autorità di Bacino. Per quanto riguarda però la questione smottamenti e frane c’è un problema secondario alla questione fisica del territorio. Mi riferisco al fatto che in alcuni casi le frane distruggono anche le opere acquedottistiche sotterranee. O nel caso delle alluvioni, la melma e il fango invadono le falde acquifere o entrano dentro le tubazioni. Alcuni di questi problemi sono stati riscontrati in certe zone della Romagna. Da qui il problema sanitario legato a possibili infezioni per gli abitanti. Detto questo, Publiacqua, che gestisce quella parte di territorio, non ci ha segnalato nessun problema per la distribuzione dell’acqua potabile. Posso quindi rassicurare chiunque sul perfetto stato di funzionamento di tutta la rete acquedottistica che abbiamo in Toscana e che è gestita da tutti gli operatori zonali".

A proposito di rete dell’acquedotto. Lo scorso anno ci ha raccontato che avevate avuto una riduzione del 6% di perdite, in seguito alle tante manutenzioni nei vari territori. A che punto siamo oggi?

"La nostra regione è sempre più al passo con gli standard europei e si distingue in Italia per il gran numero di sostituzioni di pezzi di acquedotto ammalorato. Abbiamo avuto ancora alcuni interventi di riduzione perdite dalla scorsa estate a oggi. E poi puntiamo chiaramente sui progetti che abbiamo presentato per i fondi del PNRR".

A che punto siamo con i progetti idrici del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza?

"Ci sono tre nostri uffici che stanno lavorando ventre a terra sui progetti del PNRR. Siamo in fase esecutiva e contiamo di cominciare a spendere i primi soldi tra poco. Abbiamo il dovere di dare una fisionomia ancora più nuova e efficiente alle nostre infrastrutture. Oltre 90 milioni sono già spendibili. Dobbiamo proseguire a fare come abbiamo fatto in questi ultimi anni, dal 2018 in avanti".

E le isole come stanno? Comincerà presto la stagione balneare. Questi sistemi territoriali più fragili sono pronti?

"Esistono alcune aree toscane fragili per scarsa quantità e bassa qualità d’acqua. Le isole ne sono un esempio. Ma proprio su questo punto sono orgoglioso di segnalare, ai tanti turisti che scelgono le isole dell’arcipelago toscano per fare le loro vacanze, che abbiamo un sistema di dissalatori efficienti e moderni che permettono una risorsa idrica sempre disponibile e di qualità. Penso all’esempio più felice in questo senso, cioè l’Isola del Giglio (gestita da Fiora), e all’Isola di Capraia (gestita da ASA) che oltre al dissalatore ha anche un sistema di smart metering per ridurre le perdite e far pagare meno le bollette. Presto anche l’Elba avrà il suo dissalatore, che metterà in sicurezza l’isola per l’approvvigionamento idrico".

E gli agriturismi possono stare tranquilli per le loro piscine?

"Tutte le attività ricreative o commerciali che gestiscono piscine private devono rispettare le norme indicate dalla legge. Per l’approvvigionamento possono rivolgersi al loro gestore di zona, e concordare tempi e modi dei rimepimenti. Credo che la prossima estate sarà assolutamente tranquilla anche per tutte queste strutture di accoglienza".

R.R.