Location da incanto per scambiarsi gli anelli "Destination wedding", la meta preferita è qui

Torna a crescere dopo il Covid l’interesse da parte di stranieri che decidono di sposarsi in Toscana. Molto più di un matrimonio: l’evento diventa una vacanza e un’esperienza unica per tutti gli ospiti. Nel 2021 sono state organizzate 1.248 cerimonie

Migration

di Lisa Ciardi

FIRENZE

La Toscana

è una delle mete più ambite per i "destination weddings", ovvero i matrimoni che gli sposi celebrano in un Paese diverso dal proprio, trasformandoli in una vacanza. L’evento diventa così un’esperienza per l’intero gruppo e, proprio per questo, la destinazione è fondamentale. La Toscana è una meta ideale perché unisce arte, storia, cultura, tradizioni ed enogastronomia, vantando la più alta concentrazione al mondo di siti Patrimonio dell’Unesco.

Non solo: la regione ospita location adatte a ogni tipologia di cerimonie, celebrazioni ed eventi privati, dai riti civili e religiosi a quelli simbolici e LGBTQ+: si va dalle più famose città d’arte come Firenze, Pisa, Lucca e Siena, fino alle antiche città etrusche di Volterra e Populonia. E poi San Gimignano, Montalcino, Pienza e Cortona, borghi storici come Vinci, Certaldo, castelli o le campagne del Chianti, della Val d’Orcia o dell’Amiata. Infine, la costa toscana: dalla Versilia e dalla Costa delle Apuane, nella zona nord della regione, fino alla Costa degli Etruschi nel sud. La riviera è a volte rustica e selvaggia altre sofisticata ed elegante. Infine, la spettacolare isola d’Elba, ideale anche per la luna di miele. Non a caso il claim scelto da Toscana Promozione Turistica per questa campagna è: "Promettersi eterno amore in una location senza tempo".

Secondo una recente indagine del Centro Studi Turistici di Firenze, sviluppata con i Comuni e gli operatori del settore, nel 2021 sono stati celebrati in Toscana 1.248 matrimoni di coppie straniere, con un numero medio di circa 50 ospiti. Questo dato segna una drastica diminuzione rispetto al periodo pre-pandemico (-54%), ma appare in costante crescita anche grazie agli allentamenti delle restrizioni. Di questi matrimoni, il 65,3% è stato celebrato con rito simbolico, segnando un +20% rispetto agli anni precedenti. Il dato denota la difficoltà degli stranieri nel districarsi nell’iter burocratico per i riti civili (29,6%) e religiosi (5,1%). Anche per questo, il 41,5% di questi matrimoni è stato organizzato rivolgendosi a wedding planner. Le unioni civili tra persone dello stesso sesso sono state 41 (3,3%).

In termini di stagionalità, nel 2021 l’83% dei matrimoni stranieri è stato celebrato tra giugno e settembre e la permanenza media degli invitati si è attestata sulle 3,5 notti, in diminuzione rispetto alle 4,1 pre-Covid. Si stima che nel 2021 siano state oltre 222.550 le presenze turistiche legate ai matrimoni di stranieri, con un fatturato di circa 66 milioni di euro. E per i prossimi mesi, si prevede una "nuova ondata": l’incremento stimato è pari al 56%, dato che porterebbe il delta rispetto al periodo pre-Covid al -27%.

I mercati di provenienza delle richieste di celebrazioni per il 2022 si presentano in continuità con quelli rilevati per il 2021: primi tra tutti gli Stati Uniti (19,3%), i grandi assenti del periodo pandemico, secondi solo al Regno Unito (21,9%).

Ma la Toscana è meta ambita anche per il Bel Paese: nel 2021 sono stati 631 i matrimoni di coppie italiane residenti in altre regioni, con 21 unioni civili tra persone dello stesso sesso. Il rito civile è la tipologia più richiesta (40,6%), seguito dal religioso (34,1%) e solo in ultimo da quello simbolico (25,3%). Nel 2021 si stima siano state oltre 50mila le presenze turistiche in Toscana legate a matrimoni di coppie italiane provenienti da fuori regione e residenti prevalentemente in Lombardia (33,5%), Lazio (18,9%) e Emilia Romagna (12%), con un fatturato complessivo di circa 19.8 milioni. Un risultato che ha contribuito ad attenuare le perdite dei mesi di pandemia.