La voce del territorio. Dalla Valdera al Cuoio alla Valdicecina. Fatti e protagonisti

La Nazione degli anni Duemila: il formato tabloid e il giornale che racconta la cronaca locale e il mondo. Che sono sempre più vicini.

"Da oggi l’edizione di Pontedera-Valdera de La Nazione codifica una pagina in più, quella dedicata all’Alta Valdera con i comuni di Peccioli, Capannoli; Terricciola, Lajatico, Chianni e Palaia. Un panorama quotidiano sugli avvenimenti di un territorio che sta assumendo un ruolo sempre più importante e dinamico nella nostra realtà". Così scriveva Fausto Cruschelli, allora responsabile, a fianco del mitico, capopagina Mario Mannucci, della redazione di Pontedera de La Nazione. Con le sue finestre affacciate su Piazza Martiri della Libertà, per i pontaderesi ‘il Piazzone’ , raccontava i fatti e i personaggi della Valdera. Ed era il crocevia delle notizie dal Comprensorio del Cuoio (che aveva il suo quartier generale a Santa Croce sull’Arno) uno dei motori economici della provincia, e dalla Valdicecina con i suoi corrispondenti. Correva l’anno 2001, era il 3 marzo di 23 anni fa. La Nazione qualche mese prima, nel giugno 2000, aveva già intrapreso il cammino verso un passaggio epocale, quello del formato tabloid full color.

Come i tabloid inglesi, facendosi strumento agile, essenziale, veloce. Nuovo e radicato. Locale e globale. Un giornale in cui diventava più facile ed agevole trovare più le notizie di un territorio, la provincia di Pisa, con le sue città, i suoi borghi, accanto a quelle della politica nazionale e internazionale, delle cronache da tutto il mondo, dalle informazioni economiche ai grandi fatti della cronaca che si fa storia. Raccontava passaggi cruciali, come quello della proprietà Piaggio dalla famiglia Agnelli alla Immsi di Roberto Colaninno. Raccontava piccole grandi storie, con protagonisti ancora sulla cresta dell’onda. Come quel giovane cantante non vedente, nato e cresciuto nella fattoria sulle sponde del torrente Sterza, con tenacia laureatosi in Giurisprudenza a Pisa. Voce dei piano bar di Chianni, amante della lirica, con anni di studi alle spalle, approdato dalla natia Lajatico alla corte di Pippo Baudo a Sanremo, fino a diventare quello che oggi è Andrea Bocelli, la star internazionale che ogni anno fa rivivere il miracolo italiano e pisano, globale e locale, del Teatro del Silenzio. E il sistema Peccioli, visione di un sindaco, Renzo Macelloni, che ancora oggi guida il suo borgo nel futuro.

E poi tanta cronaca, anche nera, il caso di Angelo Faustino, il neonato trovato morto sul nastro trasporta-rifuti della discarica di Gello, all’omicidio di Kristina Novak a Castelfranco, il Keu, la verità sulla Strage del Duomo di San Miniato. E il primo bimbo nato nella stanza del parto naturale dell’ospedale Lotti di Pontedera. E tutti i bimbi che sono venuti dopo. E che verranno. E ci leggeranno. Magari online.