Siena, ecco i tre desideri dei tifosi "Pagamenti, iscrizione e programmi"

Migration

Tanti dubbi e poche certezze: sul futuro del Siena non mancano gli interrogativi. A fare il punto della situazione il presidente del Siena Club Fedelissimi Lorenzo Mulinacci.

E’ preoccupato?

"Quando iniziano a circolare voci sul mancato pagamento di dipendenti e fornitori, di solito, va a finire male, come è successo anche a noi con le precedenti proprietà. Manca circa un mese e mezzo all’iscrizione al prossimo campionato, mi auguro stavolta di non fare una ‘finaccia’. I pagamenti da fare sono tanti, alcuni obbligatori, altri moralmente necessari".

La tifoseria ha ancora fiducia nella proprietà armena?

"Una parte sì, perché comunque finora ha sempre rispettato le scadenze. Ma un’altra no. Alcuni, come nel mio caso, a dire la verità, non l’hanno mai avuta. Per come questa proprietà è arrivata, da perfetta sconosciuta, e per chi l’ha portata".

Cosa è mancato al Siena?

"La società: nella prima parte di stagione, fino a dicembre, è stato come rivivere l’anno precedente, solo con Perinetti al posto di Grammatica. Uomini messi in ruoli sbagliati, tutti che mettevano bocca in tutto… Con l’arrivo di Trabucchi le cose sono cambiate: il dg mi è piaciuto, si è posto con umiltà e chiarezza. Durante il mercato ha dovuto ridurre il monte ingaggi eppure sono arrivati giocatori interessanti come Fabbro e Laverone che, svincolati, potevano essere presi anche in estate".

Ha mai temuto di retrocedere?

"Mai, assolutamente, soprattutto perché dietro al Siena c’era il niente. Ci saremmo salvati anche perdendo con Pontedera e Cesena".

E sperato nei play off?

"A inizio anno, sulle ali dell’entusiasmo per il ripescaggio e visto l’arrivo di giocatori come Paloschi, Varela o Terzi, mi ero fatto l’idea di poter disputare un campionato da quinto-sesto posto, quello che del resto stavamo facendo fino all’esonero di Gilardino. Poi no. La fiammella si è riaccesa semmai dopo la vittoria di Pontedera, pur sapendo che con il Cesena sarebbe stata dura: sono venuti per il pareggio e l’hanno ottenuto".

I giocatori che più l’hanno colpita?

"Lanni e Disanto (nella foto con Mulinacci). L’attaccante è stata una piacevole sorpresa: arrivato dalla D si è messo in mostra, come dimostra la conquista del Fedelissimo d’Oro. Il portiere, secondo migliore, ha avuto il suo da fare".

Cosa chiede oggi alla proprietà?

"Domanda facile: di iscrivere la squadra, pagare le pendenze e programmare la prossima stagione, magari partendo dalla conferma di Padalino che mi è piaciuto sia come tecnico che come uomo. E che ci dica, senza illuderci, il tipo di campionato che ci aspetta. Se poi dovesse esserci un ambio di proprietà, vedremo in che mani saremo finiti. Quando una società ha debiti maggiori del suo stesso valore, chi l’acquista ha di sicuro interessi diversi dal solo calcio".

Angela Gorellini