Robur, nove anni tra cadute e rinascite. Il futuro è nelle mani di Giacomini

Il Siena ha saputo reagire alle cadute nel calcio italiano, risorgendo con determinazione. Dopo stagioni difficili, la squadra ha riportato speranza e successi, dimostrando la forza di rialzarsi. Ora, con nuove sfide, si guarda al futuro con fiducia.

Robur, nove anni tra cadute e rinascite. Il futuro è nelle mani di Giacomini

Robur, nove anni tra cadute e rinascite. Il futuro è nelle mani di Giacomini

Tre brutte cadute in nove anni, nei bassifondi del calcio italiano, l’ultimo nel fango, dopo stagioni di agonia, avrebbero potuto stroncare la piazza; anche una piazza che, nel bene o nel male, ha lasciato un’impronta nelle più alte categorie. Siena, però, ha saputo reagire ogni volta, dimostrando che la vera forza sta nel riuscire a rialzarsi dopo un crollo. Anche se con le ginocchia spezzate e un lungo cammino davanti. In maniera diversa, dal purgatorio e anche quest’anno dall’inferno, la Robur è riuscita a tirarsi fuori, riportando speranza nella tifoseria sempre più delusa.

La cavalcata della squadra di Lamberto Magrini si avvicina, per certi aspetti, a quella dei bianconeri di Massimo Morgia arrivata dopo il primo capitombolo, quello del 2014, con la mancata iscrizione dell’Ac Siena di Mezzaroma (poi fallita). La reazione dei senesi fu da encomio: 4mila abbonati seguirono le sorti della squadra, protagonista di un campionato di vertice che riuscì però a centrare la promozione soltanto all’ultima giornata, grazie alla vittoria esterna per 0-2 sulla Massese. Non solo: la Robur 2014/15 riuscì a cucirsi sulla maglia anche lo Scudetto (7-5 ai rigori contro l’Akragas). Diverso l’approdo in Serie C del Siena dopo l’avvento ai piani alti del calcio senese della holding armena Noah. Dopo una stagione tribolata – con l’esonero di Gilardino, l’arrivo in panchina del duo Pahars-Gazzaev e il richiamo del campione del campione del mondo – arrivò un quinto posto nella stagione regolare e una successiva eliminazione ai play off in semifinale. Il salto nella categoria superiore avvenne grazie al ripescaggio.

Ad accumunare queste tre stagioni, un’estate vissuta con il piede sull’acceleratore, con l’obbligo di costruire la squadra in pochissimo tempo, per farsi trovare pronti ai nastri di partenza. Quest’anno addirittura in pochissimi giorni: un merito in più per i direttori Farina e Guerri nella scelta degli uomini, a mister Magrini e ai giocatori che hanno saputo calarsi subito nella nuova realtà. Nella stagione 2015/2016 e in quella 2021/2022, le successive al salto di categoria, le cose, per la Robur, non sono andate in maniera particolarmente brillante. Al Siena Fc di Simone Giacomini il compito di invertire la tendenza dei ricorsi storici.

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