Poggibonsi, parla il vice mister Caprini "Con i nostri punti di solito si va in C Adesso dobbiamo onorare il tragitto"

Giovanni Casprini (nella foto), oltre che il vice di mister Calderini nello staff tecnico del Poggibonsi, è un riferimento per i Leoni da diversi profili. Coetaneo di vari componenti della rosa ("con i ragazzi ho un bel rapporto anche in virtù degli aspetti anagrafici e in più sono uomini dal notevole attaccamento ai colori"), Casprini è uno degli elementi in grado di rappresentare la continuità nei giallorossi. Dall’Eccellenza, in un percorso iniziato ormai quasi due anni fa in tempo di pandemia, ai magnifici riscontri di questo campionato pronto all’ultimo atto della stagione regolare. Domani alle 16, allo Stefano Lotti, l’impegno interno con il Cascina.

Casprini, partiamo allora da un flashback...

"Avevamo cominciato nel 2020 tra le incertezze dovute all’emergenza sanitaria. La ripresa a primavera 2021, grazie al lavoro delle componenti, era poi sfociata nella conquista del traguardo della serie D. In seguito all’approdo in categoria superiore, ci siamo presentati ai nastri pensando essenzialmente alla salvezza. Giusto così, per una neopromossa".

Dopo la soglia di 42, tutti concentrati su qualcosa di più rilevante, vero?

"Questione di consapevolezza nei nostri mezzi. Un aspetto che ci ha consentito di progredire di posizione in posizione. Senza purtroppo raggiungere l’obiettivo massimo. Ma durante il cammino ognuno ha interpretato al meglio il proprio ruolo. Inutile alimentare rimpianti. Del resto, i punti in classifica parlano chiaro. Dalla storia calcistica della D, emerge del resto un dato sicuro: chi arriva a uno score come il nostro, vince. Cosa può fare ancora il Poggibonsi? Onorare sino al termine il tragitto. Un’ulteriore occasione per offrire il massimo davanti al nostro pubblico, anche in ottica playoff". Poggibonsi come opportunità di crescita per Giovanni Casprini?

"Senza dubbio. Nel 2020-2021 mi recavo ad assistere alle partite delle avversarie, nelle mie mansioni di match analyst, e non vivevo completamente il clima del rettangolo. In questi mesi, invece, stando in panchina la domenica, ho potuto compiere dei significativi passi in avanti, grazie alla collaborazione con Stefano Calderini e con una équipe, formata anche da Iuri Balestri e da Roberto Gori, capace di trasmettermi molto".

Paolo Bartalini