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Montanari tra la Robur e il Legnano "Io come un padre che adotta due figli"

Sabato sarà a Siena, domenica a Legnano, martedì, giorno del suo compleanno, a Siena e mercoledì annuncerà le prime scelte in merito alla riorganizzazione societaria del club che ha appena acquistato: il presidente della Robur (e del Legnano) Emiliano Montanari (nella foto) si è presentato ieri alla stampa lombarda e ai tifosi lilla. E’ ripartito dal primo contatto con l’ormai ex numero uno Giovanni Munafò. "Perché il Legnano? Perché c’è stata questa possibilità – ha esordito –. Ho conosciuto Giovanni tramite amicizie comuni un po’ di tempo fa e abbiamo parlato di calcio, delle nostre esperienze. Mi ha confidato che stava vendendo a una cordata locale, e lì ci salutammo. Poi, sfumato l’affare, mi chiese se potesse coinvolgermi. Gli ho dato la mia disponibilità: ci siamo visti, con i nostri professionisti abbiamo visionato i documenti e a breve abbiamo chiuso la trattativa". Alcuni tifosi hanno manifestato il timore di diventare una ‘succursale’ della Robur. "Anche a Siena questa scelta non è stata gradita da alcune persone – ha ribattuto Montanari –. Qui c’è un padre che ha deciso di adottare un figlio e poi ne ha adottato un altro e che tratterà in uguale misura. Il Legnano non sarà una succursale del Siena. Le due società saranno gestite separatamente, non ci sarà nessun legame, a parte la proprietà e la presidenza. Si possono ipotizzare due squadre in C? Io non gioco per pareggiare, gioco per vincere. Le due squadre saranno trattate con la stessa attenzione per vincere e avere il meglio. La finalità è il bene del Legano, come lo è stato ed è quello del Siena. Una squadra di calcio è un bene della città. Con due squadre in C ci sarà conflitto di interesse? Spero di affrontarlo, ma magari un figlio sta in C e uno sta in B…". "Qua tifosi agguerriti – ha aggiunto –? A Siena ho fatto la mia esperienza…: il progetto è entrare in punta di piedi, capire quale sia stata fino a oggi l’organizzazione e mettere mano all’organigramma aziendale. Voglio creare un’annata tranquilla per poi gettare le basi per il prossimo anno e so di dover intervenire nel mercato di riparazione. Niente promesse al vento. Confido di avere abilità di scegliere i professionisti giusti e Siena ne è una dimostrazione: lì siamo ripartiti da zero, qua c’è da sistemare".

Angela Gorellini