La testa dei Leoni corre al Trestina. E Pacini ci crede: "Reagire dopo l’Amiata"

Il Poggibonsi guarda alla gara in programma domenica pomeriggio alle 15 sul rettangolo del Trestina. È il portiere ventisettenne dei giallorossi Francesco Pacini (foto) ad affrontare i temi del conto alla rovescia per il match in Umbria, partendo comunque, nell’analisi del momento, dalla sfida di Piancastagnaio che ha determinato la prima sconfitta stagionale dei Leoni… "E’ stata una brutta giornata - dice Pacini - ed è difficile trovare delle spiegazioni in merito agli eventi dei novanta minuti sull’Amiata. Adesso speriamo in una reazione. Abbiamo ricevuto tanti elogi nel periodo in cui senza dubbio meritavamo gli applausi e adesso bisogna, come si dice, anche mettere la faccia quando accade di prendere delle critiche. A dare le risposte necessarie, poi, è sempre il campo". Lo stato d’animo qual è? "Normale un po’ di dispiacere alla luce della battuta d’arresto con la Pianese fuori casa. Adesso è fondamentale continuare a preparare nel miglior modo possibile l’impegno esterno con il Trestina. Non è una questione di reparti singoli, difesa, centrocampo o attacco. Ognuno all’interno del gruppo è chiamato a fornire il top del proprio rendimento, a cominciare dal sottoscritto".

Un ingrediente da tenere in considerazione per il prossimo confronto? "Il furore agonistico – risponde Pacini – una caratteristica che ci ha sempre accompagnati. Qualità che si unisce allo spirito di rivalsa, con l’obiettivo di riscattarci: lo dobbiamo a noi stessi, all’allenatore, allo staff, alla società, ai tifosi alla città, aggiungerei". La tappa di Trestina nasconde delle insidie: "Lo sappiamo. È una formazione, composta da atleti di qualità e di categoria, che fa dell’aggressività un vero punto di forza, tra l’altro su una superficie di gioco dalle dimensioni ridotte. Cercheremo comunque di offrire il meglio".

Paolo Bartalini